Domande colloquio lavoro (con relative risposte)

Domande e Risposte da colloquio di lavoro (come riportate da una grande azienda di consulenza del personale che per ovvie ragioni non riporto :P). L’importante è che le abbiate voi :D.

1.       Mi dica di Lei…

Questa è la domanda di apertura di un colloquio, la più importante in quanto da questa nasce l’impressione (buona o cattiva) che darai ai tuoi interlocutori. Preparati bene dunque, saranno 2/3 minuti (ovvero una pagina scritta circa) dove devi dire quello che loro stanno cercando, facendo un riassunto di tutti i tuoi successi che possono loro interessare per questo nuovo lavoro. Cerca di utilizzare tutti i requisiti che richiedono (es. ho lavorato con un eccellente gruppo di persone à se ricercano “spirito da team player”). Cerca di dire il più possibile sui requisiti NECESSARI che loro hanno messo nella descrizione del lavoro. Così colpirai al centro ;).

2.      Come mai sta cercando lavoro?

A causa del contratto che sta scadendo, a causa di una ristrutturazione organizzativa che ha portato alla chiusura di X dipartimenti/uffici e che ha portato al licenziamento di Y posizioni, tra il quale la mia….. poi torna su qualcosa di positivo, esempio questa grande opportunità di questo nuovo lavoro. MAI parlare male del vecchio lavoro, o peggio l’attuale lavoro dal quale stai cercando di scappare… In questo caso meglio mentire :P. Se sei a tempo indeterminato, puoi dire che stai cercando nuove e migliori opportunità.

3.      Quali sono i suoi migliori risultati ad oggi?

Qui bisogna dire quello che tu hai da offrire rispetto a quello che loro cercano. Ovvero, la tua esperienza che hai a confronto con quello che loro hanno messo nella descrizione del lavoro e dei requisiti.

4.      Qual è stato il momento più difficile nella sua carriera?

Dovrebbe essere qualcosa che possa tornare positivo, ad esempio il fatto di aver cambiato città, o paese che evidenzia la tua capacità di adattamento.

5.      Se dovessi parlare al suo manager attuale, cosa mi direbbe di lei?

“Direbbe…” oppure “So che direbbe….” e non “Penso che direbbe..” … “e il motivo per cui ne sono sicuro/a è che lo ha scritto nel rapporto sulla mia performance annuale.”

6.      Se il suo manager avesse una critica su di lei, quale sarebbe?

Risposta: “Non penso avrebbe alcuna critica in quanto abbiamo sempre lavorato bene assieme”.

7.      Come la potrebbero descrivere i suoi colleghi?

Risposta: “Loro direbbero che sono XYZ e posso dire questo perché è successo questo fatto….”

8.      Quale considera sia un suo punto di debolezza?

Guardando dritto negli occhi di colui/lei che ha posto la domanda, con sicurezza dire  “Bè, sa, ho fatto questo lavoro per X anni e a questo punto non penso di avere dei punti di debolezza”. Se dovessero chiedere nuovamente, menziona qualcosa che è successo all’inizio della carriera e che hai superato con successo (meglio una skill – capacità, piuttosto che qualcosa relativo alla personalità).

9.      Che tipo di manager ha avuto nel corso della sua carriera?

Non criticare o dire qualcosa di negativo su un tuo ex datore di lavoro. MAI. Come risposta, dì solo che hai avuto diversi tipi di manager, con differenti stili e che hai appreso molto da tutti loro e che hai lavorato bene con tutti.

10.   Come reagisce sotto pressione? Fornisca un esempio.

“Con pressione ordinaria, di tutti i giorni: raggiungo i target, in quanto la pressione è normale e fa parte di qualsiasi ruolo che debba raggiungere degli obiettivi e rispettare dei tempi. Quando invece la pressione è inaspettata, rimango calmo/a, valuto la situazione, dò priorità alle azioni da compiere, e agisco di conseguenza…”

11.      Come misura il successo nel suo lavoro attuale?

  • Lavoro bene col mio team
  • Promozioni
  • Feedback positivi da parte dei manager
  • Soddisfazione del cliente
  • Dati commerciali (vendite, profitti, etc.)

12.      Quale parte del suo lavoro le piace di più?

Uguale alla domanda n.3  dove bisogna dire quello che noi offriamo rispetto a quello che loro ricercano. Inoltre forniamo degli esempi.

13.      Qual è stata la parte più difficile del suo lavoro?

“Nessuna, in quanto a me piace il mio lavoro” oppure se c’è qualcosa, questo qualcosa deve trasformarsi in qualcosa di positivo, che hai superato. Oppure qualcosa in un altro lavoro.

14.      Pensa di stare troppo a lungo nei posti di lavoro?

“Sono stato a lungo perché ho fatto questo, ho imparato quello, sono stato promosso X volte…”

15.      Perché cambia lavoro così spesso?

Ho trovato nuove e migliori opportunità… (un po’ bastardine queste ultime 2 domande… fatte se vedono che cambiate troppo/troppo poco lavoro..)

16.      Guardando indietro nella sua carriera, se fosse possibile, cosa farebbe in modo diverso?

Pensandoci per un po’, con tono sicuro dichiara: “Bè, non penso che cambierei qualcosa”

17.      Perché lei è la persona giusta per questo lavoro?

“Ho le giuste skills-capacità, i training-corsi, l’esperienza per fare questo lavoro….” Ancora elencate ciò che possono cercare. Inoltre, un consiglio: MAI parlare di qualcun altro, o parlare al plurale col NOI. Si parla al singolare in un colloquio. IO IO IO ho fatto, ho meritato, ho raggiunto questo obiettivo….

18.      Quale sarebbe la sua prima preoccupazione iniziando un nuovo lavoro?

“Non avrei nessuna preoccupazione, anzi non vedrei l’ora di iniziare il lavoro, conoscerlo, e conoscere le persone e i processi utilizzati”.

19.      Che interessi ha fuori dal lavoro?

Questa di solito viene chiesta per rilassare l’atmosfera, nel caso siamo troppo agitati… E’ bene ricordare di non rispondere con più entusiasmo rispetto alle altre domande…

20.   Dove si vede fra 5 anni nella sua carriera?

“Prima di tutto voglio ottenere questo lavoro, fare bene e diventare efficiente. Quindi vorrei crescere nell’azienda e successivamente considererei tutte le opportunità che l’azienda ha da offrire.”

21.   E questo lavoro come rientra nei suoi piani?

Questa viene chiesta se non ci siamo spiegati bene…..

22.   Cosa considera essere un suo punto di forza?

Uguale alla domanda n.3 e n.12. Cosa cercano è quello che gli diremo, assieme a degli esempi.

23.   Come pensa questi punti di forza potrebbero tornare utili nello svolgimento di questo lavoro?

Questo viene chiesto se la risposta di prima non sia risultata molto chiara….

24.   E’ mai stato/a promosso/a?

Sì, sono stato/a promosso/a perché…..

25.   C’è qualcosa che vuole chiedere?

La risposta è sempre sì sì sì sì. MAI chiedere dello stipendio o dei benefits a questo punto, o di qualsiasi cosa che dovresti aver cercato per ottenere quella risposta (sul sito per esempio). In alternativa, ecco delle buone domande da porre:

  • Quante persone ci sono nel team?
  • Avete una gestione della performance?
  • Qual’è la priorità nei prossimi 6 mesi?

26.    Che stipendio ricerca?

Preparati e cerca di capire per questo ruolo, in base a luogo+esperienza+capacità quanto pagano in generale, nei vari siti di lavoro qualcuno sta cominciando a mettere delle cifre. NON menzionare una cifra finchè non lo fanno loro. Si può rispondere “Non ci ho mai pensato, ma sarei felice di negoziare” oppure “Una grande azienda come la vostra pagherebbe la giusta cifra per questo tipo di lavoro”.. Insomma diplomazia su questo argomento topico.. 😛

27.   C’è qualcos’altro che vorrebbe aggiungere?

Se qualcosa di IMPORTANTE non è stato menzionato durante tutto il colloquio, allora questo è il momento di dirlo. Inoltre se ti sono sembrati strani ad una particolare risposta, prova a chiarire in modo migliore.

 Alla fine:

  • “Grazie per il tempo dedicato e per avermi selezionato per il colloquio”
  • “Sono molto interessato/a al ruolo per il quale possiedo le capacità che cercate”
  • “Vorrei sapere i prossimi step del processo di selezione”
  • Con un gran bel sorriso 😀 “Grazie” e uscite con passo sicuro e tranquillo.

9 regole per prepararsi ad un colloquio di lavoro

Eccomi qui a scrivere sul colloquio di lavoro. Ho mandato tanti curriculum vitae in giro, rispondendo ad annunci che ho trovato nei vari siti di ricerca di lavoro (Monster, Linkedin, JobRapido, CareerBuilder, TipTopJob, TalentManager.. sono tutti validi, meglio iscriversi a tutti!).

Finalmente uno di questi curriculum vitae ha fatto centro, si è fatto notare! E mi hanno chiamato per un primo colloquio conoscitivo.

Come prepararsi ad un colloquio di lavoro? Nella mia esperienza decennale di ricerca del lavoro ho avuto molti incontri e molti colloqui. Non soltanto. Ho avuto la fortuna di avere a che fare con dei professionisti del settore, i quali mi hanno svelato “i segreti” del colloquio, oltre che della ricerca del lavoro. E io ora li offro volentieri alla rete, a voi che state leggendo.

Con il processo di ricerca di un candidato, un datore di lavoro vuole sapere se:

  • Sei capace di fare il lavoro? Ovvero, hai l’esperienza, le conoscenze e i corsi richiesti: questo lo verifica col curriculum vitae (step precedente al colloquio)
  • Sarai motivato col nuovo lavoro? Ovvero, vorranno testare la tua attitudine, motivazione e impegno (che sarà osservata dal primo momento che entri nell’edificio..)
  • Ti saprai adattare all’azienda? Cioè si chiede il datore di lavoro se sarà in grado di lavorare con te… Lo verificherà con il colloquio di lavoro.

Il colloquio di lavoro si basa su 3 fasi:

  • la preparazione (prima)
  • la performance (durante)
  • il controllo post colloquio (dopo)

Per la preparazione ad un colloquio di lavoro consiglio di seguire queste 9 regole d’oro:

  1. Ricerca informazioni sull’azienda sul suo sito e su Google.
    • Quanti dipendenti ha
    • Cercate gli aggiornamenti sull’industria
    • Conoscete i valori e la mission dell’azienda
    • Se non sappiamo l’azienda perché stiamo andando ad una delle migliaia di agenzie di lavoro, allora cerchiamo di capire se dalla descrizione del lavoro possa uscire qualche informazione utile anche solo ad identificare il settore dell’azienda
    • Che tools o processi usano che io conosco? Per questo sarebbe utile conoscere qualcuno all’interno dell’azienda…
  2. Descrizione del lavoro al quale abbiamo risposto.Torna utile la lista su foglio Excel che avevo consigliato di fare in fase di ricerca di lavoro (vedi il punto 15 dell’articolo sulla ricerca del lavoro) perché i link su internet possono scadere o essere banalmente cancellati dopo poco.
    • Revisione del curriculum e della lettera di presentazione che abbiamo inviato
    • Impariamo cosa stanno cercando e quindi vediamo cosa abbiamo noi, cercando sul nostro curriculum vitae. In inglese questo esercizio si chiama “matching excercise”, ovvero andare a trovare quelle attività e caratteristiche ricercate che io possiedo, e sul quale posso “difendere” la mia candidatura per quella posizione.
    • Prepariamo esempi pratici per descrivere la nostra motivazione, o il nostro grado di problem solving
    • Se non troviamo la descrizione del lavoro allora possiamo chiederla, oppure focalizziamoci sul nostro curriculum vitae e prepariamoci a delle domande standard
  3. Chi ci farà il colloquio? Chiediamo i nomi e ricerchiamo queste persone su Linkedin. Quanti saranno? Cosa fanno? Quali sono i loro campi di esperienza? Quanto durerà il colloquio? Ci sarà solo 1 colloquio, o più di uno? Ci saranno test psicometrici?
  4. Possibili domande che ci faranno: un HR manager farà domande diverse da un Line Manager, ovvero il manager che sarà il nostro capo… L’HR manager farà domande generiche (es. i tuoi punti di forza/debolezza..), mentre il Marketing Manager andrà dritto al sodo a chiederti qualcosa di tecnico, quindi la preparazione sarà diversa!
  5. Prepara le risposte e ascoltati. Consiglio anche di provare davanti ad uno specchio, soprattutto per coloro che non si sentono bravi sin dai tempi delle interrogazioni orali alle superiori. Bisogna essere convincenti, tranquilli, passionali in quello che diciamo. E chi se non meglio di noi, può valutare se stiamo arrivando all’obiettivo?
  6. Prepara delle domande da sottoporre alla fine del colloquio.  Ogni colloquio finisce con loro che vi chiedono “Hai delle domande?”. Questo non sembra ma è un ultimo test, e rispondere con un NO significa fallirlo perché vuol dire che non vi interessa il posto… Un esempio di domande (max 2 o 3) potrebbero essere: quante persone ci sono nel team? Qual è la priorità nei prossimi 6 mesi? Esiste un sistema di gestione della performance? Clicca qui per 50-domande-da-fare-durante-il-colloquio
  7. Prepara una breve introduzione di te stesso/a. Questa di solito è la prima domanda che viene fatta a tutti i primi colloqui. “Mi racconti di lei….” Oppure “Come mai ha applicato per questo ruolo”… Bene queste prime frasi, sono tra le più importanti perché sarà proprio nella fase introduttiva, quella iniziale dove dobbiamo fare una eccellente impressione, non buona! Quindi bastano 4/5 righe nel quale con tono sicuro, descriviamo chi siamo, le nostre esperienze lavorative, personali, educative di RILEVANZA per questa posizione.
  8. Conoscere il posto e come arrivarci.
    • Trova dov’è esattamente e come arrivarci
    • Cerca di arrivare 10/15 minuti prima. Questo serve per ambientarti ma anche per cercare di capire com’è il posto in sé… rilassato, stressante, alla mano, e così via…
  9. Abbigliamento.
    • Sconsigliato il ROSSO (meglio il classico nero o grigio)
    • Devi essere comodo
    • Non andare come se dovessi andare ad un ricevimento (troppo elegante)
    • Basta una camicia e giacca (+ cravatta per gli ometti)
    • No jeans o scarpe da tennis…

Considerate che la ricerca di un lavoro oggi è davvero ardua, e arrivare preparati è un vantaggio competitivo da non sottovalutare.

Un ultimo consiglio: quando vi chiedono a che ora sareste disponibili per il colloquio, cercate di evitare le ore centrali della giornata, soprattutto quelle dopo pranzo (dalle 14,00 alle 16,00) in quanto i nostri manager saranno più disattenti e rilassati… Al contrario avere un colloquio di prima mattina (intorno alle 9,00 o 10,00) oppure a fine giornata (dalle 17,00 in poi) lascerà un ricordo più vivo ai vostri interlocutori, in quanto saranno le parti della giornata dove vige più concentrazione. Questo non lo dico io, ma esperti del settore, ripeto, onde evitare domande (leggittime!) del tipo “ma tu che ne sai?” 😛

A fine colloquio, subito segnarsi le domande che ci hanno fatto, le risposte, e le domande che ci hanno sorpreso o alla quale abbiamo risposto meno bene..