9 regole per prepararsi ad un colloquio di lavoro

Eccomi qui a scrivere sul colloquio di lavoro. Ho mandato tanti curriculum vitae in giro, rispondendo ad annunci che ho trovato nei vari siti di ricerca di lavoro (Monster, Linkedin, JobRapido, CareerBuilder, TipTopJob, TalentManager.. sono tutti validi, meglio iscriversi a tutti!).

Finalmente uno di questi curriculum vitae ha fatto centro, si è fatto notare! E mi hanno chiamato per un primo colloquio conoscitivo.

Come prepararsi ad un colloquio di lavoro? Nella mia esperienza decennale di ricerca del lavoro ho avuto molti incontri e molti colloqui. Non soltanto. Ho avuto la fortuna di avere a che fare con dei professionisti del settore, i quali mi hanno svelato “i segreti” del colloquio, oltre che della ricerca del lavoro. E io ora li offro volentieri alla rete, a voi che state leggendo.

Con il processo di ricerca di un candidato, un datore di lavoro vuole sapere se:

  • Sei capace di fare il lavoro? Ovvero, hai l’esperienza, le conoscenze e i corsi richiesti: questo lo verifica col curriculum vitae (step precedente al colloquio)
  • Sarai motivato col nuovo lavoro? Ovvero, vorranno testare la tua attitudine, motivazione e impegno (che sarà osservata dal primo momento che entri nell’edificio..)
  • Ti saprai adattare all’azienda? Cioè si chiede il datore di lavoro se sarà in grado di lavorare con te… Lo verificherà con il colloquio di lavoro.

Il colloquio di lavoro si basa su 3 fasi:

  • la preparazione (prima)
  • la performance (durante)
  • il controllo post colloquio (dopo)

Per la preparazione ad un colloquio di lavoro consiglio di seguire queste 9 regole d’oro:

  1. Ricerca informazioni sull’azienda sul suo sito e su Google.
    • Quanti dipendenti ha
    • Cercate gli aggiornamenti sull’industria
    • Conoscete i valori e la mission dell’azienda
    • Se non sappiamo l’azienda perché stiamo andando ad una delle migliaia di agenzie di lavoro, allora cerchiamo di capire se dalla descrizione del lavoro possa uscire qualche informazione utile anche solo ad identificare il settore dell’azienda
    • Che tools o processi usano che io conosco? Per questo sarebbe utile conoscere qualcuno all’interno dell’azienda…
  2. Descrizione del lavoro al quale abbiamo risposto.Torna utile la lista su foglio Excel che avevo consigliato di fare in fase di ricerca di lavoro (vedi il punto 15 dell’articolo sulla ricerca del lavoro) perché i link su internet possono scadere o essere banalmente cancellati dopo poco.
    • Revisione del curriculum e della lettera di presentazione che abbiamo inviato
    • Impariamo cosa stanno cercando e quindi vediamo cosa abbiamo noi, cercando sul nostro curriculum vitae. In inglese questo esercizio si chiama “matching excercise”, ovvero andare a trovare quelle attività e caratteristiche ricercate che io possiedo, e sul quale posso “difendere” la mia candidatura per quella posizione.
    • Prepariamo esempi pratici per descrivere la nostra motivazione, o il nostro grado di problem solving
    • Se non troviamo la descrizione del lavoro allora possiamo chiederla, oppure focalizziamoci sul nostro curriculum vitae e prepariamoci a delle domande standard
  3. Chi ci farà il colloquio? Chiediamo i nomi e ricerchiamo queste persone su Linkedin. Quanti saranno? Cosa fanno? Quali sono i loro campi di esperienza? Quanto durerà il colloquio? Ci sarà solo 1 colloquio, o più di uno? Ci saranno test psicometrici?
  4. Possibili domande che ci faranno: un HR manager farà domande diverse da un Line Manager, ovvero il manager che sarà il nostro capo… L’HR manager farà domande generiche (es. i tuoi punti di forza/debolezza..), mentre il Marketing Manager andrà dritto al sodo a chiederti qualcosa di tecnico, quindi la preparazione sarà diversa!
  5. Prepara le risposte e ascoltati. Consiglio anche di provare davanti ad uno specchio, soprattutto per coloro che non si sentono bravi sin dai tempi delle interrogazioni orali alle superiori. Bisogna essere convincenti, tranquilli, passionali in quello che diciamo. E chi se non meglio di noi, può valutare se stiamo arrivando all’obiettivo?
  6. Prepara delle domande da sottoporre alla fine del colloquio.  Ogni colloquio finisce con loro che vi chiedono “Hai delle domande?”. Questo non sembra ma è un ultimo test, e rispondere con un NO significa fallirlo perché vuol dire che non vi interessa il posto… Un esempio di domande (max 2 o 3) potrebbero essere: quante persone ci sono nel team? Qual è la priorità nei prossimi 6 mesi? Esiste un sistema di gestione della performance? Clicca qui per 50-domande-da-fare-durante-il-colloquio
  7. Prepara una breve introduzione di te stesso/a. Questa di solito è la prima domanda che viene fatta a tutti i primi colloqui. “Mi racconti di lei….” Oppure “Come mai ha applicato per questo ruolo”… Bene queste prime frasi, sono tra le più importanti perché sarà proprio nella fase introduttiva, quella iniziale dove dobbiamo fare una eccellente impressione, non buona! Quindi bastano 4/5 righe nel quale con tono sicuro, descriviamo chi siamo, le nostre esperienze lavorative, personali, educative di RILEVANZA per questa posizione.
  8. Conoscere il posto e come arrivarci.
    • Trova dov’è esattamente e come arrivarci
    • Cerca di arrivare 10/15 minuti prima. Questo serve per ambientarti ma anche per cercare di capire com’è il posto in sé… rilassato, stressante, alla mano, e così via…
  9. Abbigliamento.
    • Sconsigliato il ROSSO (meglio il classico nero o grigio)
    • Devi essere comodo
    • Non andare come se dovessi andare ad un ricevimento (troppo elegante)
    • Basta una camicia e giacca (+ cravatta per gli ometti)
    • No jeans o scarpe da tennis…

Considerate che la ricerca di un lavoro oggi è davvero ardua, e arrivare preparati è un vantaggio competitivo da non sottovalutare.

Un ultimo consiglio: quando vi chiedono a che ora sareste disponibili per il colloquio, cercate di evitare le ore centrali della giornata, soprattutto quelle dopo pranzo (dalle 14,00 alle 16,00) in quanto i nostri manager saranno più disattenti e rilassati… Al contrario avere un colloquio di prima mattina (intorno alle 9,00 o 10,00) oppure a fine giornata (dalle 17,00 in poi) lascerà un ricordo più vivo ai vostri interlocutori, in quanto saranno le parti della giornata dove vige più concentrazione. Questo non lo dico io, ma esperti del settore, ripeto, onde evitare domande (leggittime!) del tipo “ma tu che ne sai?” 😛

A fine colloquio, subito segnarsi le domande che ci hanno fatto, le risposte, e le domande che ci hanno sorpreso o alla quale abbiamo risposto meno bene..