I veri maestri

Pensi alla parola MAESTRO e ti vengono le immagini di….

….. Sai Baba

….. Gandhi

….. qualche maestro shifu o indu o chissàche dal nome impronunciabile.

Tutti sicuramenti veri portatori di tante buone energie e con altrettante buone intenzioni ma ….

…. i veri maestri a mio piccolo e personale parere sono ben altri.

E sono composti da…

…. il tuo o la tua ex che ti ha fatto soffrire in modo indicibile

…. il tuo o la tua collega che col suo comportamento ti ha fatto passare regolarmente ogni giornata lavorativa di m……..

…. quell’amico o amico, o presunto/a tale che ti ha colpito alle spalle più e più volte

…. il vicino o la vicina di casa che non ha capito che le regole civili non sono per forza scritte sui fogli

…. il signore o la signora per strada o al supermercato o alla posta che ha osato mancarti di rispetto

E lo sono, carissimi tutti, lo sono eccome. Soprattutto nel momento in cui riconosci che ti hanno aiutato tantissimo, nel tuo processo di crescita interiore.

Quando invece di addossargli/le la responsabilità per il fallimento del vostro rapporto, ti sei guardato/a dentro e hai compreso che, come sempre, tutto ha un senso (Vasco docet!) e finalmente lo comprendi, lo accetti e ne sei pure grata/o. E il dolore passato, ancora ancorato in qualche cellula del tuo corpo, riesce a liberarsi con l’energia guaritrice della gratitudine

Quando invece di sbraitargli/le addosso, hai cominciato ad osservare le tue reazioni, e poi le sue, e hai finito per avere compassione del suo comportamento egoico, di 3D, che hai vissuto esattamente anche tu… ed hai compreso che l’amore prima di tutto, ed un sorriso a seguire, fa miracoli in situazioni potenzialmente conflittuali…

E quando riconosci tutto questo, hai compreso che tutti loro sono stati dei veri e grandi maestri per te nella tua piccola grande vita.

Più di qualsiasi Eckart Tolle, Tich Nat Hahn, Osho, Neale Donald Walsh o quanti altri ne esistono (e anche grazie a Dio! occorre aggiungere!).

Comprendi che hanno avuto un ruolo importantissimo nella tua vita e che ti hanno insegnato la cosa più importante dell’Universo: che amare fa rima con imparare…..

E credo che lo scopo divino che tutti aneliamo a scoprire sia proprio questo. Niente di ecclatante, nulla di complicato. Semplicemente imparare ad amare, tramite le nostre esperienze, difficoltà, il vissuto fatto di conflitti. Amare, nonostante tutto, amare.

Autenticità & Luna Piena

Non sono un’astrologa, ce ne sono tante in giro e molto brave.

Per mesi, forse un paio di anni addirittura, ho cercato di tenere il ritmo leggendo tutto quello che Cammina nel Sole proponeva, un bel pò di roba in effetti… e nei momenti di lunazione, arrivava il casino perchè arrivavano 5, 6 o 7 email sullo stesso soggetto, e la crisi veniva quando leggevi cose completamente diverse. Fino a quando tra le tante, ho trovato la persona che risuonava di più a me – Astrosapienza – piccolo spazio pubblicità, come dice Vasco.

Ecco, lei mi manda spesso in crisi. Non sempre. E direi che mandarmi in crisi è, o almeno dovrebbe essere, il suo obiettivo. In una giornata di sole, dove tutto va bene, decidi di leggere cosa ha da dire. Su questa ultima luna piena del 2019 che accade il 12/12 (qualcuno dice alle 12.12, chissà..). Se sei anche tu appassionato di numerologia, vedi già che 12/12 ha un peso da 90, eh! Poi luna piena. . .  e vediamo . . .

Parole chiave (che a me hanno colpito dallo scritto di Astrosapienza): autenticità, compromessi per ottenere amore, sicurezza, sopravvivenza, verità, libertà, chiusura interiore, nemico interiore, angoscia dell’anima, amore dell’ego….

Quanto sono vera? Autentica? Oggi piuttosto che girarmi dall’altra parte e chiudere un orecchio, un occhio, e parte del cuore, come facevo di solito, ho alzato la voce. Rischiando l’allontanamento, il rifiuto, mia vecchia conoscenza. Conseguenze? Bho, ma almeno sono stata autentica, ho detto il mio, e se va bene, all welcome.

Compromessi per ottenere amore in passato ne ho messi in pratica anche fin troppi.

La sicurezza e la sopravvivenza li associo al lavoro, che però, sto cercando di cambiare (anzi cambierà!!!)

Chiusura interiore… se non mi apro qui o dalla psicologa, c’è poco da aprirsi. Una cozza in fondo al mare. Scelta mia, attenzione, non mi sto piangendo addosso.

Nemico interiore… mmmh diciamo che ogni tanto nelle meditazioni mi escono dei mostriciattoli, delle incazzature, si angoscie si potrebbe dire… esistono, si fanno vedere, si palesano.

Amore dell’ego. Sono single da 6 anni, ogni tanto mi esce il bisogno di amore, è ego? O, come si legge, e sento, l’amore è prima per me, da me e dall’Universo (Dio)?

Ecco, ieri la mia mente turbinosa mi ha messo davanti tutti questi pensieri alla velocità di un ghepardo affamato che punta la sua gazzella. E la gazzella, ero ancora io . .

Ecco, caro ghepardo-mente. Facciamo come la foto che ho trovato su google. Facciamo amicizia, non rincorrermi più. So che sei restio, proprio come la foto, so che non sei abituato, che non è nella tua natura. Ma davvero ascoltami, la vita migliora per entrambi se non continui a rincorrere la mia gazzella… Diventiamo amici …

Succede anche a te qualcosa del genere?

Io non chiedo mai a te che leggi, la tua opinione, ma sappi che mi fa estremamente piacere leggere i tuoi commenti, e ricevere email, in caso di voglia di privacy . . in ogni caso dal profondo del cuore, GRAZIE. . .

 

 

 

 

Autenticita’

Questo e’ un argomento a me caro ed ostico allo stesso tempo.

Mi spiego.

Scrivo di spiritualita’, di quello che ne so e vivo, da 7 anni, quel famoso 2012 che mi ha fatto correre ad aprire questo blog.

Non me la sono pero’ mai sentita di mostrare il mio volto, ne’ dare il mio nome vero, infatti mi nascondo dietro un nickname.

Che codardia, uno potrebbe dire. Oppure, alzare le spalle e ammettere un tentativo di protezione della privacy, visto quello che c’e’ in giro.

Bando ai giudizi, quello che prima sentivo, e’ che non ero pronta a parlare di spiritualita’ liberamente, anche al primo che capita, e contemporaneamente avevo, anzi sentivo, questa esigenza di esprimermi, non perche’ ne sapessi di piu’, ma perche’ era talmente bello che certe cose non le riesci a tenere solo per te. Sembra ingiusto.

Ora ne parlo, tranquillamente, a gente che ancora brancola nel buio. Possiedo ovviamente un bagaglio maggiore di conoscenza, il che conferisce sicurezza, ma ecco la voglia di comunicare il cambiamento e’ sempre li’, forte.

Ed ora, mi sbilancio. Mi butto.

Eccomi a pubblicare su un social network, Instagram, le particolarita’ che vivo ogni giorno. Quello che sento. Sta succedendo tanto, e quando mai, negli ultimi 10 anni. Uno non fa in tempo ad abituarsi ad un cambiamento, interiore o esteriore, che … PUM! pronto col prossimo!!!

E che dire degli ultimi 3 mesi?

Arrivero’ anche a quello.

Ecco, oggi e’ la giornata dedicata alla vera me. A quello che sento dentro.

Un po’ rischioso visto che stasera ho una cena di lavoro alla quale vado un po’ con malavoglia, e sono conosciuta tra i miei colleghi per la mia mancanza di diplomazia (chiamiamola cosi’ . . ). Ma vedremo . .  se riusciro’ a rimanere fedele al mio obiettivo personale giornaliero!

Quello che ormai mi e’ chiaro e’ che devo seguire le sensazioni che sento dentro. Che vengono dal profondo. Quelle non sbagliano, e anche se dovessi sbagliare, fa parte del tragitto che ho scelto di vivere, chiamiamole esperienze. E la sensazione e’ forte, e’ quella.

Addirittura in passato mi veniva di fare video, e poi pensavo al blog, a qui. E mi vergognavo al pensiero di postare un video qui. E poi, viene Instagram, con la sua modalita’ facile, veloce, simpatica di fare video. Proprio quello che piu’ volte mi sentivo da dentro, ma non sono mai stata in grado di fare qui. Ora vediamo come va, sono in fase di test . .  ma mi piace, e sento che puo’ essere la cosa giusta.

Per ora, con leggerezza, scrivo in un mattino uggioso novembrino ma col sole dentro, quello che la mia anima mi comunica, e la mia mente traduce. Spero non come il Google translator, pero’ (!) . . . diciamo che su quello – comunicazione anima/mente –  ci sto ancora lavorando, e’ un work-in-progress progressivo (il progress ripetuto 2 volte e’ usato con cognizione di causa).

Viva l’autenticita’, quindi! Che risplenda dentro e fuori . . sempre con serenita’ e centratura.