Entrando per la porta stretta

C’è un passo del vangelo dove Gesù dice di entrare per la porta stretta.

Anzi, dice “Sforzatevi di entrare per la porta stretta” (in Luca).

Sto scegliendo la porta stretta, o quantomeno, la salita.

Sto lasciando il parcogiochi, il beauty saloon, il luna park dorato.

Sto lasciando gli agi, la vita semplice, a volte noiosa, ripetitiva, scontata.

Mi sto dirigendo verso una porta stretta. Sconosciuta.

E un pò mi sento Alice, che insegue il suo coniglio, e stralunata, si guarda attorno. Bimba, sorridente, scopritrice e creatrice del suo nuovo mondo. E’ davvero una strana e intensa sensazione quella di stare per cambiare vita, consapevolmente e radicalmente. Non penso di essere l’unica, sono periodi di cambiamenti epocali, a livello individuale e di collettività, più gocce di questo oceano stanno modificandosi, trasformandosi, per portare al nostro oceano ondate di amore incondizionato.

Certo, non c’è solo il momento “Alice”. C’è anche il momento della piagnona triste del cartone Inside Out, avete presente? Quella triste e pessimista. E in quei momenti ho scoperto una grande arma. La lode. Il canto. Al Signore. E questo porta via la nostra antipatica (anche se a me sta super simpatica) amichetta. E’ una parte di me, ogni tanto si fa vedere, mi abbassa le energie, ma non gliela do vinta. Cantando invece al Signore, lodando, ringraziando, il cupo della tristezza va via, e ritorno ricentrata, focalizzata, piena di energia.

No, non è un percorso semplice, ne sono consapevole. Ma sono convinta che sia quello giusto per me, e per tutti. Lo sento, e le sensazioni non mentono, partono dall’anima, e sto avendo conferme, da più fronti, che è la strada giusta per me.

I miei anni passati in ufficio sono stati una palestra incredibile, per migliorarmi con tutti gli specchi antipatici che trovavo 🙂 ma sono stati così utili! In questi stessi anni ho lavorato incredibilmente per andare a scavare dentro di me, come se fossi nel Klondike alla ricerca dell’oro. Sì, il mio oro interiore. E continuo. Sto apprezzando incredibilmente il lavoro con la psicologa, che con il suo aiuto mi fa vedere nuove sfaccettature della mia persona ancora non emerse. Ed il periodo, come sappiamo, ben si addice a questi “vasi di pandora” personali. Che ben vengano. Tutti noi li abbiamo, facciamoli uscire i nostri demoni, diamo aria alla nostra anima, facciamo spazio, e …. diventiamo amore!!!!

 

Se prima mi preoccupavo degli altri…

11889453_834080873357923_5752659197835363934_nIn passato, del tipo fino a pochissimo tempo fa, quando una persona a me cara, amica o famiglia, ma anche un qualsiasi conoscente, mi condivideva una sua paura, tristezza, fase di down qualsivoglia, mi facevo intorpidire e prendere da questo stato emotivo / mentale / energetico. Mi dicevo.. sono molto, forse troppo empatica. Ma! l’empatia è un dono… quindi ben venga… no?

Anche no.

Continuando sul percorso del sano egoismo che sto cullando in me interiormente, mi sono ritrovata a vivere questa nuova esperienza.

Intorno a me continuano varie situazioni di energie basse, spesso che accadono a persone che hanno un posto nel mio cuore.

Ora ho imparato, almeno penso, e non mi faccio coinvolgere. Non entro più nella tua sofferenza, ne sto fuori, pur essendo presente, in ascolto, disponibile. Ma rispetto I tuoi tempi, oltre che I miei. Perchè è anche una questione di lasciar decantare le esperienze e farle proprie. Troppe volte si donano consigli che ancora non sono pronti per essere recepiti. E troppe volte è la persona che deve arrivarci da sola, con I propri tempi, sbattendo la testa, stando nella paura, nel vittimismo, etc. etc. etc.

Io non ci posso fare niente. A parte di levarmi e non fare più da cestino da scarico della tua nettezza urbana mentale / emotiva / energetica. Quello non lo permetto più.

Credo si tratti di centratura. Se proprio vogliamo “etichettare” un fenomeno come un altro. Il fatto che non mi faccio più prendere da questi stati di bassa frequenza, causati da esperienze di terze persone, esterne a me.

In fin dei conti, non sono in grado di aiutare chi ha bisogno di tirarsi fuori dai suoi propri marasma mentali / emotivi / energetici. Chi sono io? Un qualsiasi nessuno, che si sta smazzando I propri marasmi mentali / emotivi / energetici …

E più si va avanti, più gli strumenti a nostra disposizione sono di portata universale, non ci sono segreti, ormai si sa! Basta quindi volerlo.. la volontà, di uscirne, prima di tutto. Poi gli aiuti, se li chiediamo (… volontà!), arrivano.

E questo credo sia un grande passo avanti per me. Me ne sono resa conto rileggendo un passaggio (a me piace scrivere, ehm.. non so se si vede 😀 ahahha soprattutto quando sono in difficoltà) che ho scritto in un momento di fase di down incomprensibile. E sapete che ho fatto? Ho scritto a Dio. Si a Lui. E ho parlato con lui. Gli ho scritto “senti Dio, la situazione è questa… e io non ci sto capendo una mazza….” credo proprio che non si debba formalizzarsi con lui (per fortuna). Il casino mentale / emotivo / energetico era partito, toh! guarda caso, da una persona cara che mi aveva informato (che carina..) che stava passando una momentaccio. Calo mentale / emotivo / energetico stile crollo della borsa di New York del 1929!

Hello!?!?!!?!? Ma io che centro se te non sei capace di smazzarti I tuoi momenti di down? E soprattutto cosa posso farci? NULLA, NADA, ZERO! Ora lo so, ma lì… 6 mesi fa… cercavo di aggrapparmi a qualcosa, qualche nozione, qualche aiuto, per questa persona. Non trovandolo, mi sono arresa. Ho scritto a Dio… tempo 1 mese. E la sua risposta è arrivata… Stile tsunami, eh… però c’è stata, e il risveglio che io immagino come fette di salame che si levano dagli occhi… magicamente è avvenuto! Non senza MIE sofferenze, MIE difficoltà, ma ce l’ho (credo) fatta.

Oggi, 6 mesi dopo, un’altra persona cara, mi continua a condividere dei suoi stati di difficoltà. Resa conto che non posso farci niente, io personalmente, continuo la mia giornata in centratura e armonia, pur restando disponibile e aperta verso questa persona, che, ripeto, deve smazzarsi in piena autonomia e RESPONSABILITA’ I propri casini mentali / emotivi / energetici.

Li abbiamo tutti, in questo non siamo soli. I miei problemi non sono unici, non sono l’unica a passare un periodo difficile, o ad avere la vita difficile. TUTTI li hanno. Siamo qui per fare esperienze a 360 gradi, e queste includono anche quelle negative, complicate, difficili. Perchè ci renderanno più forti, più grati, più in grado di apprezzare la semplicità di una vita meravigliosa in tutto e per tutto.

Almeno, questo è quello che penso io.

A ognuno la sua esperienza.

 

 

Quando si blocca l’energia..

MTCSecondo la Medicina Tradizionale Cinese le patologie derivano da fattori interni ed esterni.

I fattori interni sono:
– ira
– shock
– gioia
– tristezza
– malinconia
– rimuginazione
– paura

Questi stati emozionali non causano malattia in condizioni normali, ma se portati all’esasperazioni, se sono emozioni molto intense e durature allora possono causare problemi. In pratica, scatti d’ira, forti momenti di tristezza o malinconia, pensare troppo ad una cosa e tutti gli altri stati sopra elencati, bloccano l’energia degli organi che gli sono associati. E se l’energia non gira bene in un organo, essendo noi un tutt’uno, mica siamo scatole lì dentro che non comunicano l’uno con l’altro, l’energia si blocca, ristagna, non gira.. con tutte le conseguenze fisiche, psichiche e mentali che possiamo immaginare.

Io giusto ieri ne ho avuto la prova, se mai ne avessi avuto bisogno…..

Tornata a casa, il mio compagno era molto giù, criticava varie cose. Chiedo cosa fosse successo, esce la solita storia: cosa ci faccio qui, il mio sogno è un altro, non mi trovo bene, e patapim-patapam…

E’ da 1 anno che va avanti, e a cicli ritorna… vabbè questa non la voglio dilungare. Il fatto è che mi è venuta una tristezza abnorme, che mi ha bloccato, mi ha attanagliato in sé, e in tutta risposta dopo cena ero letteralmente senza forze, tant’è che mi sono dovuta buttare sul divano e tempo 10min ero a dormire energy stuckprofondamente. La tristezza che mi ha preso mi ha bloccato l’energia, penso.

Peccato che non ho potuto beneficiare della bellissima luna piena che c’era ieri sera. Era mia intenzione farmi un bagno sotto la sua luce per beneficiarne e mandare via tutta la negatività, ma..

Oggi c’è un po’ di malinconia, devo fare qualcosa per levarmela di dosso. Se duraturi, questi stati possono provocare gravi stati patologici.

Una splendida giornata a tutti.