Decido. Vivo. Sento.

Siamo coscienza

Siamo unità

Siamo energia

Siamo potenza

Siamo amore

Ci incarniamo, cadiamo in dimensioni inferiori, per fare esperienza, per evolvere, insieme

E dimentichiamo

Cominciamo a fare esperienze dolorose fatte di emozioni negative, giudizio, dolore, mancanze varie

Poi forse abbiamo la fortuna di ricordare, visto che dentro di noi la scintilla ogni tanto si riaccende

E ricordiamo

E sentiamo

E ci sentiamo nuovamente in quel flusso di amore e abbondanza che va oltre i sensi conosciuti dalla mente

Ci servono tante esperienze per ricordarci

Una sola volta non basta, la mente altrimenti non ricorda, fa fatica, fa gli sgambetti

E capita a volte di notare la differenza di energia tra la vera realtà, fatta di amore, pace, coesione e l’energia illusoria della matrix. Una volta uscita dalla connessione col tutto, una volta che torni nel tuo corpo fisico amato, ritornano le memorie di dolore, di mancanza, di sofferenza, di giudizio.

Esistono, ma sono illusioni.

E poco a poco ti rendi conto che la tua vera essenza è oltre queste illusioni, solo che… sono tante. Sono dentro di te. Sono nelle tue cellule. Sono nascoste agli occhi. E talvolta, le nascondiamo noi stessi ai nostri occhi, e al nostro cuore, perché non ci piacciono, perché ci fanno male, troppo male….

Magari sono anche di vite precedenti, quindi non le conosciamo razionalmente in questa vita..

Ci vuole tempo.

Ricordarsi della maestosità della nostra essenza non è facile, né tanto meno è facile ricordarsi o accorgersi del bagaglio di sofferenze che ci portiamo dentro di noi per fare queste benedette esperienze.

Per questo per me la meditazione è fondamentale. Per ricordarmi. Per lasciare questa illusione dolorosa della matrix. Va da sé che ovviamente non posso passare 24h al giorno a meditare, né posso far finta per sempre al dolore che porto dentro.

E allora decido: osservo e accetto. Ascolto e respiro.

Il dado è tratto. Il gioco continua.

Decido. Vivo. Sento.

La mia matrix

Come in alto, così in basso.

Sto comprendendo che così come l’universo immenso e le sue regole esistono nel cosmo, ed esistono nella mia vita, così sto comprendendo che la matrix esiste nella mia vita.

La matrix. Quella finzione fatta di 3D, che con il risveglio spirituale si palesa finalmente davanti ai miei occhi.

Non è stato il film Matrix a farmela vedere, anche se ci ha ben provato.

Tutte le falsità che questa terza dimensione ci propina da quando siamo piccoli e che ci nutre continuamente ogni giorno: DEVI studiare, DEVI lavorare, DEVI sposarti, DEVI vestirti in un certo modo. DEVI DEVI DEVI.

Poi un bel giorno finalmente ti svegli e dici un bel MAFFAVVANCULO.

Tu e chi non te lo dice.

Il passo successivo, ora, è scoprire tutte le menzogne della mia piccola matrix personale.

Sei SOLA. Uh, quanti pianti. Eh si, perchè mi sono scelta un cammino irto e spinoso e per di più da fare in completa solitudine, ma questo pare essere comune, anche se ci sono più fortunati che lo fanno in coppia o tra amici di vecchia data. Non ho avuto questa fortuna, anzi il risveglio mi ha portato a lasciare il mio compagno di lunga data, semplicemente perchè lui non era in linea con quanto stavo sentendo. E questa separazione non è stata facile, anzi molto dolorosa.

Giusto una settimana fa scopro appunto la mia matrix fatta di solitudine (ed è solo il primo aspetto che sto sgretolando). No, non sei sola. Anche questo è un illusione della mente. Non sei affatto sola, e più alzi le vibrazioni, più stai in uno stato di presenza, quello stato meditativo meraviglioso che dona pace incommensurabile ed inspiegabile, più ti rendi conto a livello di cuore, nel sentire, che ci sono flussi di amore e di gioia continui che sono sempre esistiti e sempre esistono e provengono dall’universo immenso e sono sempre disponibili a patto che ti porti a quelle vibrazioni.

Meraviglioso.

Ma non finisce qui, ovvero non voglio che finisca qui. Questa terza dimensione mi sta stretta, non mi calza più, ed ogni giorno voglio svangare qualcosa.

E torna una nuova, ricorrente mia personale illusione.

Non sei DEGNA. Se mamma non ti ha amato, non sei degna di AMORE. E da lì nasce una bassa autostima che la parola bassa non rende il tonfo che sento ogni volta che ci penso. Tonfo acuto. Se mamma non mi ha amato, non è colpa sua (e qui ci sono voluti anni di lavoro per andare oltre alla rabbia e alla colpevolizzazione sua e di chi stava prima di lei a fare lo stesso verso lei). Noi nati negli anni ’70-’80 e ’90, e ovviamente quelli prima, abbiamo sofferto tutti di questa mancanza d’amore, visto che solo ora i bambini vengono idolatrati. E’ una comune anche questa, a meno che la vostra mamma sia stata davvero talmente innamorata di voi da avervi accudito, accolto, e donato quell’amore che solo una mamma sa dare. La mia non lo ha fatto, ed ecco 40 anni dopo che mi lecco ancora le ferite.

Perchè bassa autistima implica tanto su più fronti della mia vita. Socializzazione, rispetto verso me stessa, giudizio, ansia, mancanze. Credo che tutto parta da là.

Ma, giusto appunto, anche questa è una cazzo di illusione.

Non sei nata con questo disamore, con questo limite, non ti manca proprio nulla, TU SEI UN ESSERE DIVINO FATTO DI AMORE. Punto. Come tutti. Solo che il trauma, o i traumi passati, chissà quanti e reiterati, ti hanno fatto sentire ogni giorno di non valere niente agli occhi della persona più importante di questa tua vita.

Ma è una finzione. E’ la tua piccola matrix.

In realtà c’è un padre/madre creatore che ti ama infinitamente oltre i confini della tua piccola mente. Ci sono dei fratelli e sorelle delle galassie che ti amano immensamente, ci sono gli angeli che ti applaudono continuamente per ogni piccolo passo avanti che fai in questa vita che è così difficile da affrontare ma che stai affrontando manco stessi andando sull’himalaya a piedi nudi.

Con coraggio, con determinazione, con perseveranza, con forza inaudita che non sai di possedere ma è linfa vitale in te.

Ecco, la mia piccola matrix comincia finalmente a sgretolarsi, e non vedo l’ora di vivere solo di infinito amore, per me, per tutti, per tutto.

VIDEO: fede, Dio, alieni, e altro …

Riporto con piacere un video creato da una ragazza molto ben informata e sveglia. Prendete mezz’ora del vostro tempo e dedicatelo ad ascoltare le ricerche svolte da Sara Gamberoni Neroni. Tra l’altro, youtube le ha chiuso il canale settimana scorsa… chissà, forse perchè diceva cose scomode? Diffondetelo, se ritenete necessario.

A seguire la sua spiegazione del video: 

Durante questa serie abbiamo avuto un solo scopo: iniziare ad eliminare le divisioni e le dicotomie arbitrarie che sono state inserite nel nostro immaginario, riportando in luce l’unico, vero significato originario che sottende tutte queste diverse branche dell’esperienza e della ricerca umana. E per farlo abbiamo dovuto dapprima rompere in due le stesse categorie uniche: la religione e la fede, prima di tutte; la religione è sempre stata legata al concetto di fede, ma come abbiamo visto era in principio una parola che indicava i diversi rituali riservati al servizio degli dei alieni, che non erano affatto Dio. Ed ecco la seconda categoria unica che abbiamo dovuto sezionare, Dio, ottenendo ben tre diversi elementi, erroneamente sovrapposti nella narrazione che ci hanno fatto: ci sono l’Uno- il vero Dio, il corpo di beatitudine della fisica quantistica- e poi ci sono l’Assoluto, o Altissimo, il formatore del mondo spirituale, ed il Demiurgo, il formatore del mondo fisico. Queste ultime due entità si sono sovrapposte alla prima, rubandone gli epiteti e pretendendo dal popolo di essere onorati con sacrifici umani, il cui sangue gli è prezioso per via della compatibilità genetica. Per fortuna questo periodo storico durato millenni sembra finire, solo sulla superficie, ad opera di un personaggio dal carisma unico, ma dal messaggio tutt’altro che unico, bensì mutuato dall’ermetismo egizio: Gesù Cristo decide di compiere per ultimo questo rito di sangue, e di sacrificare se stesso perché smettessimo di operare sacrifici e ci sentissimo espiati una volta per tutte. Quello che ne è venuto fuori è, però, la religione cristiana, paradossalmente proprio un culto intriso di senso di colpa, in cui ancora vengono accese offerte di incenso a questi déi che ne amano l’odore. Ma non finisce lì: dopo essersi sacrificato, Gesù risorge con prodigio, per dimostrare a tutti l’illusorietà della morte, e, ancora una volta, della realtà visibile, che aveva cercato di mettere in dubbio numerose volte, camminando sull’acqua e trasformando i cibi e le bevande. Nasce il termine “miracolo”, una parola nuova per indicare una pratica vecchia come il mondo: la magia. E una nuova contrapposizione tra due cose identiche tra loro viene creata. Così, d’ora in avanti, i cristiani lotteranno contro i maghi, credendo di essere diversi.Il Popolo Maya, che vedremo in questo video, contiene un intero compendio di mirabolanti imprese dei progenitori: i due fratelli Hunapù e Ixbalanquè un giorno si recarono addirittura nell’impero sotterraneo di Xibalbà, dove viveva una popolazione crudele e ostile all’uomo, e lì, per dimostrare il proprio potere, si auto-sacrificarono e smembrarono, per poi risuscitare. Questo Popolo donava agli dèi i cuori umani bruciati, perché questi ultimi potessero annusarli. Eppure conoscevano lo stesso messaggio portato da Gesù Cristo, conoscevano il segreto dualismo che formava la realtà, e operavano miracoli, si sacrificavano e resuscitavano, come Cristo.Da questi esempi impariamo molte cose: la prima è che le dicotomie, come quella tra magia e miracolo, scompaiono quando ci leviamo gli occhiali del frame, dell’inquadratura storica, culturale e religiosa. Ed appare un’altra verità: quella dell’energia che forma la materia. Qui entra in gioco la fisica quantistica, a spiegare tutto.Ma restano ancora tanti punti di domanda. Che cos’è, quindi, la preghiera? Quando preghiamo, a chi ci stiamo rivolgendo? La risposta è sorprendente, e passa per la ridefinizione totale del concetto di realtà. Con noi a parlarne, i grandi scienziati del ‘900, un grande mago italiano ed un famoso etnologo, corroborati dall’esperienza del fumettista, mago e contattista Grant Morrison, la mente dietro la creazione del film The Matrix.