Cambiamenti…

Il marketing sta cambiando, e anche il mondo..

Nelle mie ricerche lavorative, ho incontrato un sito fighissimo (ve lo consiglio http://www.socialworkr.com/) e nella homepage questi genialoidi cosa hanno messo? Una frase d’impatto da un grandissimo Maestro del nostro secolo…

“Life’s most urgent question is: What are you doing for others?”

Martin Luther King, Jr.

E questo mi ha spinto ad una riflessione, con un certo sorriso in viso 🙂 Il marketing come l’ho studiato io, il marketing tradizionale, era fetente, un modo per fregare la gente: “compra il mio prodotto, è il migliore!” e quando lo compri scopri che invece è mediocre.. fino a quando arriva il Social Marketing, che sposta l’attenzione dal prodotto …. al consumatore, ma realmente questa volta, non per finta! Sì, perchè prima le aziende proclamavano e basta di stare ad ascoltare il consumatore, ora sono costrette! Altrimenti il consumatore li molla sul colpo! CHE FELICITA’!

Ed anche il mondo sta cambiando! Deve cambiare! Dobbiamo tutti spostare la nostra attenzione non più su noi stessi, sulle nostre necessità, ma come diceva Martin Luther King, Jr. …… cosa fai per gli altri? Per il prossimo? 🙂

Che bel pensiero, sono felice 🙂 spero anche chi (se c’è qualcuno) legge!

E se arrivate fino in fondo all’articolo, mi date un vs parere per favore? Giusto per sondare il terreno…. Magari sono la sola che la pensa così, magari no.. ! Lasciate un commento, qualsiasi cosa vi venga in mente! Per favore, solo non insultatemi 😛

Ciao e che tanto amore e pace ci sia con voi, sempre 🙂

SOCIAL MARKETING NEL B2B

Il social marketing è ormai un trend consolidato, soprattutto a livello B2C (Business to Customer) ovvero qualora il mio cliente sia l’utilizzatore finale (es. Nike e i “pischelli” come dice Fiorello :D, Nestlè e le mamme, Barilla e i mangioni di pasta, iPhone e i malati di tecnologia cara… :P).

Vi posso allegare qui e ora un migliaio di articoli che comprovano, quasi scientificamente (!) che se oggi un’azienda B2C non fa Social Marketing, è un’azienda che è fuori dal mercato, non è in grado di stare al passo con i trend e con quello che i consumatori vogliono; di conseguenza sarà “mangiata” dalla concorrenza che invece fa Social Marketing e in ultimo i profitti e le vendite vedranno un bel calo… e questo è quello che nessuno vuole nel business… o no?
Ma invece, il B2B? Sarà che avere una pagina Facebook o fare un blog, sia altrettanto vantaggioso, per un’azienda che produce …… macchinari, tessuti, o anche servizi da vendere ad altre aziende? Con questo dubbio ho cominciato la mia giornata lavorativa quest’oggi…  e qui scrivo ora per rimuovere ogni ombra e anzi accrescere la mia e vostra conoscenza! Spero!
Mi sono infatti chiesta: cosa potrebbe fare un’azienda che produce vernici (o qualsiasi altro bene/servizio) a livello di Social Marketing per aumentare i propri profitti e la customer experience? Ecco cosa, con tanto di esempi!
1.    Pagina Facebook: L’esempio di UPS è eclatante, in positivo, con oltre 200.000 fan! Loro lo utilizzano per condividere con i clienti la loro attività, la loro esperienza ma soprattutto nuove modalità di fare logistica attraverso diversi media (foto, video, discussioni).  Oltre, ad avere un modo rapido per gestire gli eventuali reclami che i clienti potrebbero avere… migliorando la customer experience e aumentando la brand fidelity.
2.    Pagina Twitter: un’azienda (Avanade) ha sapientemente utilizzato la sua pagina Twitter per ottenere delle domande sull’utilizzo del suo software e, ancora meglio, ha risposto attraverso il canale Youtube con dei video! Super!
3.    Video: se diventa virale su Youtube, è come fare 6 al superenalotto! Un esempio eclatante: la pubblicità di un’azienda che produce frullatori, che ha deciso di provare a frullare un iPad…. Chiedendosi: “Will it Blend?” cioè si frullerà? Il video è comico, e ha fatto una cosa come 130 milioni di views su Youtube! E l’azienda ha registrato un +700% alle vendite, grazie a questi pochi secondi di video…. La comicità è elemento essenziale e vincente nel Social Marketing, non solo in questo esempio ma in tanti altri, quasi a “umanizzare” il brand e l’azienda… a me sinceramente piace!
4.    Blog: se viene gestito da lavoratori interni esperti in materia (ad esempio ingegneri per l’azienda Indium – produttore di materiali elettronici) può essere un valore aggiunto per l’acquisizione di nuovi clienti. Come si evince in questo articolo, il fatto che gli ingegneri utilizzassero termini matematici e tecnici, non ha scoraggiato potenziali clienti, anzi li ha avvicinati perché accumunati dalla stessa lingua e terminologia! Quando si dice “speak as your customer would …”
5.    Forum: anche qui c’è la possibilità di interagire attivamente con la propria clientela, proponendo discussioni sul lancio di nuovi prodotti/servizi oppure, come ha fatto con molto successo Cisco, aggiungendo una funzione “Chiedi all’Esperto” che ha reso molto social la propria attività web.
6.    Sito aziendale social: reinventare e ridefinire lo stile del proprio sito, rendendolo più social, offrendo la possibilità di interazione da parte dell’utente è alla base del Social Marketing. Alcuni si spingono oltre (RS Components, azienda produttrice di attrezzature elettroniche), offrendo all’utente la possibilità di scaricare un software, incrementando notevolmente la visibilità del sito.

Riassumendo, se io fossi nei panni di qualsiasi imprenditore di piccola/media/grande azienda, non importa il settore, a prescindere che sia B2B o B2C, starei attenta ad avere:

–    Un team che si occupi esclusivamente del Social Marketing
–    Sviluppare una consolidata strategia di Social Marketing
–    Assumere figure professionali in grado di gestire tale ambito (e non stagisti…)
–    Gestire puntualmente e attentamente il contenuto del mio sito e dei vari social network

… perché il Social Marketing può diventare la tua migliore pubblicità…. o peggiore (se mal gestita)….

Social Media Marketing

Riporto uno studio molto interessante che ho trovato sulla newsletter di SEOmoz (avantissimi con tutto ciò che è SEO…).

Questo studio, o report, si chiama “2011 State of Digital Marketing Report” ed è stato compilato da 500 aziende che operano nel settore Marketing (sia B2C che B2B). Il mercato di riferimento è quello statunitense, ma ci sta bene, perchè quello che succede lì, arriva prima o poi anche in Europa, e quindi un pò più lentamente anche in Italia.

Quello che secondo me è rilevante notare da questo studio è la rilevanza sempre più importante che il Social Media Marketing ha e avrà sempre di più nei prossimi mesi.

Se vediamo la Q10 (la question n.10) infatti mostra un incremento pari al 60% della spesa in Social Media Marketing che queste aziende intendono mettere a budget per il 2012.

Bene, questo Social Media Marketing che alcuni potevano aver bollato come un “movimento passeggero”, ecco che si conferma e anzi si mostra la strategia dominante del Marketing 2.0.

Anche in un altro articolo (12 Marketing Predictions for 2012), dove si cerca di predire i trend di marketing del 2012, si parla di

  • Social Personalization: quindi i famosi “Like” (MiPiace) di FB; se piace all’amico, allora può piacere anche a te 😉
  • Location-based marketing: in crescita grazie agli smartphones
  • Geo-based local deals: es. Groupon, Groupalia, Privalia, etc.
  • Social Media: iscrizioni a Twitter e FB in costante aumento, nonchè l’avvento di G+
  • Social networks come fonte per SEO e SERP
  • Social Media ROI: ci sarà sempre più bisogno di poter misurare l’efficacia di una campagna di Social Media Marketing
  • Social Commerce: FB punterà al social shopping, anche vista la recente partnership con PayPal (vedi) effettuata proprio per dare uno slancio agli acquisti online

Da tutto ciò si capisce bene che il Social Media Marketing è il futuro, e chi prima lo capisce meglio attua le sue strategie, e meglio starà nel lungo termine in termini di profitti, vendite, brand awareness e chi più ne ha, più ne metta.

In Italia, come si evince anche da questo articolo (vedi) che parla appunto di questo argomento, si sta lentamente ma progressivamente comprendendo che il Social Marketing sta diventanto preponderante. Pertanto non ci si chiede più “Devo anche io mettermi a fare qualcosa di Social Marketing?”, ma piuttosto si è passati alla consapevolezza di dover attuare delle strategie in tal senso e ci si chiede “Chi/cosa mi può aiutare nel sviluppare una efficace strategia di Social Marketing?”.

E’ quindi in atto un cambiamento, chi prima se ne accorge e attuerà un Social Marketing Plan, si troverà con un forte vantaggio competitivo rispetto ai propri competitors.