La fede costruisce ponti impossibili

Recentemente ho visto “Edelweiss Revolution – La prova
scientifica che Dio esiste”, un film svizzero dove un gruppo di amici in pensione, attivissimi nel ’68 per la difesa dei diritti civili, si battono ora per contrastare la produzione di armi. Simpaticissimo, e consigliatissimo.

In Svizzera ci sono varie religioni ufficiali, e vari contrasti ovviamente, come dovunque, purtroppo nel mondo.

Nel gruppo di amici, c’è il cristiano che viene costantemente preso in giro dall’amico ateo, ma quando questo finisce in ospedale, l’amico cristiano spiega: la fede c’è o non c’è.

Ma se c’è, ti dona una forza inspiegabile

… e che è capace di costruire l’impossibile, là dove la mente umana non è neanche in grado di arrivare.

Ed è quello che sto vivendo in questo periodo così particolare della mia vita (infatti ne avevo già scritto), e che pare essere un tema ricorrente anche per altre persone, visto anche il periodo di forte incertezza che si sta passando con questo covid.

Ma per tornare a quanto avevo già precedentemente condiviso, voglio puntualizzare che la storia che ho riportato era relativa al profeta Elia ed alla vedova di Sarepta di Sidone, non alla vedova di Naim, e di cui ho trovato un estratto su internet che spiega in modo incredibile questo passaggio della Sacra Scrittura.

In questo passaggio si evince appunto che la visione limitante che ci dà la nostra piccola mente del nostro presente può essere sorpassata se si ha FIDUCIA nel Creatore, OGNI GIORNO (credi e troverai farina e olio ogni giorno per il tuo cibo quotidiano) e soprattutto, se si dà prima all’altro, allo sconosciuto (il profeta Elia che era andato dalla vedova per cibarsi), quel poco che si ha.

E questo discorso sulla fede e sulla fiducia va OLTRE le proprie credenze religiose, sia che uno creda a Buddha, Maometto, Gesù, agli dei dell’Olimpo, dei Celti o vichinghi oppure a nessuno.

E’ un concetto molto personale quello della fede, ne convengo. Ma io personalmente, che ho passato e passo giornate molto difficili interiormente, trovo che la fede mi dà davvero quella forza che altrimenti non troverei altrove, e che mi consente ogni giorno di svegliarmi con gratitudine ed affrontare al meglio ogni singola giornata.

Sarò debole, sarò “naif”, sarò ingenua o tante altre etichette mentali limitanti, ma è questo quello che sento, e penso non sia una mia esclusiva.

Coltivare la fiducia ogni giorno

Ho lasciato il mio lavoro di 3D con una visione di una vita diversa, ci ho creduto, l’ho sentito mio questo cambiamento.

Ho fatto il salto nel buio, affidandomi all’Universo.

In questi giorni però sto comprendendo che questo affidamento non è una fiducia unica, che è avvenuta solo quel giorno, ma è un continuo affidamento.

Stamattina infatti, dopo le varie meditazioni, essendo in uno stato di ansia per il futuro, mi è venuto in mente una parabola della Sacra Scrittura dove uno dei profeti fa visita ad una vedova, la vedova di Naim, è le chiede del cibo: lei risponde che ha solo un pugno di farina e di olio e poi non ha più nulla. Questo poco di farina e olio rappresenta la fiducia che il profeta indica come necessario per poter mangiare. Ogni giorno, questa vedova, si deve affidare per poter mangiare.

Ecco, questa è l’immagine che oggi coltivo in me, e che dobbiamo coltivare tutti per portare avanti il nostro progetto, che sia cibo, cambiamento, lavoro, amore o altro.

Affidarsi.

Con fede, cieca, credendoci, nonostante le paure, le ansie, i limiti che la mente di 3D ci portano a dubitare di noi, di tutto.

Avere la fede di Dio è avere la fede che il Creatore ha per noi. Una fede totale, immensa, completa, tutta.

Senza se, senza ma.

Sapendo che il nostro compito qui in Terra è continuare a splendere, nonostante tutte le ombre e difficoltà che si presentano, e che sempre si presenteranno.

Continuando a ripulire il nostro campo aurico dalle impurità, attraverso i vari strumenti che abbiamo appreso, e che ci sono stati donati.

Accettando le nostre piccolezze, i nostri limiti terreni, sapendo che siamo tanto di più rispetto a questo corpo.

Ringraziando per tutto quello che abbiamo, che siamo, e che avremo e saremo.

Non esistono formule magiche, esiste solo un gran da fare, un tirarsi su le maniche e gioire di ogni istante che viviamo qui!

In una canalizzazione si parla infatti di milioni di anime che sono in attesa di incarnarsi qui sulla Terra per il semplice fatto che qui la possibilità di crescita dell’anima è enorme.

E ci credo!!!

E’ stra-difficile!!!

Onoriamo questa esperienza terrena, sapendo che tutto davvero conta per il bene di tutto e tutti su questo pianeta, in questa dimensione, questo tempo e tutti gli altri!

Ora sappiamo, quindi con questa consapevolezza, attiviamoci, ringraziando con ogni cellula del nostro corpo.

Viva noi, viva il Creato, viva questa esperienza!

Dentro o fuori. O no?

Col ritorno alla cosiddetta “normalità” mi sto accorgendo di una cosa che prima non avevo ancora chiara, e per il quale chiedo conferma a chi mi legge, se avverte la stessa cosa..

Mi pare che il mondo si possa dividere tra chi SENTE il risveglio in corso, e chi ne è totalmente all’oscuro.

Me ne sono resa conto parlando con la gente, chiedendo esplicitamente di SPIRITUALITA’, una parola che può portare a mille connessioni, per chi ne è già consapevole, no?

E invece, tante persone, alla domanda “cosa ne pensi della spiritualità”… … … il vuoto… un pesce lesso mi avrebbe sicuramente dato più risposte … … … e se sollecitate da parole tipo energia, angeli, connessione, amore… … … zero totale… … …

Mi pare che le persone che non si sono fatte tante domande su chi siamo, dove siamo, cosa facciamo in questa terra, in questo momento, che non si sono resi conto della quinta dimensione, del mondo dello Spirito che ci circonda e che e’ super presente…. non se ne renderanno mai conto.

Sono pessimista?

Speravo davvero che questa situazione del covid19 avesse smosso un po’ di acque in piu’, ma mi sto accorgendo che se uno non si e’ mai posto delle domande prima, adesso non lo fa neppure, anzi, e’ incollato alla televisione e si beve tutto quello che gli si propone come “legge scritta”.

Alcuni infatti mi facevano notare “sono cose profonde di cui non si parla…” e certo, non se ne parla alla televisione!

Nessun giudizio, siamo tanti e siamo diversi, siamo come foglioline dello stesso albero, tutte con la sua particolarità e unicità, e sicuramente il percorso dello Spirito che molti di noi hanno intrapreso non ha fatto “gola” a molti altri, che invece cercano il conforto materiale, tipico della terza dimensione, dove ci siamo passati tutti.

No perchè spiritualità non è solo mistero, esoterismo, angeli, numeri, magia. E’ anche percorso interiore, fantasmi nascosti nei nostri armadi, maschere che devono cadere, dolori, eeeh quanti. Chi non li ha passati? ehehehe…

E non e’ una cosa alla quale ci hanno forzato, assolutamente, siamo noi che abbiamo liberamente scelto questo percorso, liberi di entrare, guardare, e poi tornare indietro alla vita che facevamo prima.

Ma non lo è stato per me, e credo anche per voi.

Molte volte, oh quante volte, quando sono in fase di down mi chiedo “ma non potevo farmi gli affaracci miei, invece di cominciare a scavare dentro di me?” … e penso che gli “inconsapevoli” facciano una vita più facile della mia.. e invece poi torno a scavare, passata la tempesta… il richiamo è troppo forte.

Io sono così determinata, e questo cammino nello Spirito lo sento talmente mio, che anche nelle tempeste più difficili, mi aggrappo all’unico appoggio che mi rimane.

Gesù, la fede e la preghiera.

Spero possiate anche voi avvicinarvi al suo amore, che umilmente sto condividendo nella “rubrica” IL VANGELO NELLA MIA VITA. Anche su questo, se potete, fatemi sapere cosa ne pensate.

Un abbraccio amorevole a tutti voi che passate per caso di qui!!!!