Come creare un sigillo magico

Oggi condivido la mia testimonianza personale sull’utilizzo ed efficacia di un sigillo, ovvero un simbolo, magico.

Giusto un anno fa ho vissuto stravolgimenti pesanti a lavoro: il mio capo è stato cacciato a pedate nel di dietro (letteralmente e metaforicamente) e questo ha comportato che un odiato avversario suo diventasse mio nuovo capo. Da lì ho capito che me ne sarei andata (con un suo aiutino, o meglio, decidendo da me stessa di andarmene).

Contemporaneamente, un anno fa vedo uno dei tanti video di youtube e lo condivido qui (vedi articolo). In questo video, verso la fine, si presenta un’intervista di un “tale” Grant Morrison: per chi non lo sapesse è colui che ha creato il fumetto al quale poi i fratelli Wachoswki hanno attinto per creare la famosissima saga del film The Matrix (film per eccellenza che apre la coscienza… qui un link  per tutti i film che aprono mente e cuore, by ghiandolapineale.blogspot.com).

Verso la fine cosa racconta, questo visionario? Come creare un sigillo. E’ semplicissimo. Basta scrivere quello che vuoi ottenere, togliere le vocali e le consonanti che si ripetono, scriverlo o disegnarlo, e guardarlo.

Cosa volevo tra20200623_124958sformare, giusto un anno fa? Il lavoro. E così ho scritto:

NUOVA CARRIERA, che seguendo le sue indicazioni diventa N V C R.

Et voilà, qui vedete la mia creazione! Niente di ecclatante, eh…

E sono andata oltre. Ho voluto USCIRE DALLA CONFORT ZONE, che diventa S C R D L N F T Z.

Il risultato: non molto creativo, nè attento nei dettagli (ho usato dei pezzi di carta usati a lavoro… per dire), ma super efficiente!

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Anche perchè me li sono messi attaccati al monitor del lavoro, che guardo 9h al giorno per 5 giorni alla settimana (praticamente gran parte del mio tempo) e, senza darci tanta attenzione… hanno cominciato ad avere effetto!

Infatti, esattamente un anno dopo, sto cambiando lavoro e sono uscita dalla mia confort zone!

Sembra una coincidenza, ma… noi sappiamo che le coincidenze NON esistono!

Ovviamente, visto il lento lavorio che hanno fatto, ed avendo trovato un video di una persona che consiglia come fare un sigillo magico con un rituale appropriato, anche se con metodo leggermente diverso, lo riporto. Qual’è il metodo giusto? Poni la domanda al tuo cuore, e ascolta la risposta (dal cuore).

Ecco il suo video:

 

Adesso sta a noi fare per creare quello che vogliamo! Buona creazione!!

Comprendere la Parola di Dio

Manco a farlo apposta . .

Due giorni fa ho scritto della Bibbia, di quanto sia importante leggerla, di come possa presentarci lo stesso passo, in caso non lo avessimo capito…

Dio è grande . . e mi prende sempre di sorpresa!

Ecco, manco a dirlo, nel giro di pochi giorni apro lo stesso identico passo. No, non ci sono linguette, o segnalibri, o che ne so io in quella pagina. E ricordiamoci che la Bibba è composta da oltre 1300 pagine, 73 libri, 31.102 versetti. E ribecco lo stesso?

No aspetta . .  qui c’è qualcosa che non ho capito . .

Una pagina tra l’altro incomprensibile, non ci ho capito una mazza la prima volta, la seconda, giusto ieri sera, l’ho riletta con maggiore attenzione, ma brancolavo nel buio.

Per la cronaca, il passaggio è Giudici 9, 1-21.

Lunghissimo. Tesissimo. Riporta la storia di un certo Abimelec che ha fatto fuori 70 fratellastri per farsi re. Uno solo dei fratellastri è sopravvissuto e non gliele ha mandate a dire. Dopo qualche anno, Abimelec finisce male. 3 pagine di Bibbia, più o meno si potrebbero riassumere così.

Ho cercato il significato, la spiegazione di qualche anima pia, su internet. E’ tosta… ed è super puntuale rispetto a quello che mi sta avvenendo. Manco a dirlo.

  1. Dio c’è e vede tutto, anche se non si fa vedere o sentire, e soprattutto vede il male. E non fa attendere la sua punizione . . .
  2. La ricerca del potere porta al male. E qui la spiegazione trovata, azzeccatissima, non è solo verso chi tende al potere (non è infatti il mio caso), ma anche a come “subiamo” il potere che può creare dipendenze.
  3. Dio è l’unica vera liberazione.
  4. Con una fantastica parabola, parla di come tendere a donare il proprio talento, da Dio ricevuto, a servizio degli altri, scordandosi della rincorsa al potere.

Ed io, in effetti, negli ultimi tempi, ho “subito” questo potere da parte di un gruppo che mi ha portato ad allontanarmi dalla mia famiglia, e verso il quale ho vissuto in totale dipendenza. Come si può capire non è né una cosa facile, né bella da gestire, anche perché si parla di tante cose, uscite stile vaso di Pandora, nel giro di qualche settimana. Gruppo ovviamente lasciato, non senza difficoltà. Già nelle passate settimane avevo avuto conferme su quanto la mia decisione fosse stata giusta, ma ora ne ho la certezza. Dio è grande!!!

Sempre ultimamente, sto cercando di identificare i miei “talenti” (ricordate la famosa parabola di Gesù dei talenti?) per portarli a “frutto”, ovvero per aiutare gli altri, no?

Piano piano ci arrivo . . sicuro al potere non ci penso!

Belle le coincidenze, quando scivolano davanti ai tuoi occhi con una fluidità leggiadra… Ma non smetto di sorprendermi ogni volta!

 

 

 

Un altro addio

Settimane fa ho fatto l’esercizio della genealogia con la psicologa. Un semplice foglio con su scritti i nomi dei parenti che conosco. Donne con un rettangolo, uomini con un cerchio.

Il giorno dopo, una mia cara zia viene ricoverata d’urgenza. Emorragia cerebrale.

Ecchecavolo, va bene che non esistono le coincidenze, ma . . . .

Oggi, dopo oltre un mese in cui entrava e usciva dal coma, mia zia si è liberata nel cielo. Parlo di liberazione perché l’alternativa era fisioterapia continua in carrozzella, in quanto la parte destra del corpo, viso incluso e comunicazione verbale inclusa, era andata.

E nonostante non la vedessi da tempo, non avessi avuto con lei alcuna affinità in questi ultimi 20 anni, il dolore ha preso il sopravvento. Ho pregato tanto perché il Signore la prendesse a sé, e istintivamente sono stata contenta. Tuttavia . . ora pervade la sofferenza . .  il senso di vuoto.

Si’, perché zia era molto presente nella mia infanzia. Aveva rappresentato l’amore e la dolcezza che i miei genitori non sono mai stato in grado di darmi, e di cui sto penando ancora ora.

Loro, i miei genitori, li ho perdonati; so che anche loro hanno patito lo stesso, anzi stanno probabilmente continuando a patire inconsapevolmente, a causa di un’incapacità anaffettiva generazionale. Credo sia comune a molte famiglie . . una volta parlandone con un’amica “ah, vabbè, capita a tanti. . .” come per dire “E’ normale …”  . . . . . se lo dici tu! 😛

Oggi sto lavorando molto attraverso le meditazioni; ogni tanto le mie bambine interiori mi vengono a galla, si presentano, si aprono . . . le devo rincuorare, le chiedo di fidarsi di me, ora. Ogni tanto faccio un hoponopono per loro, o per qualche organo. Ed ecco la bimbetta dei 5 anni. . . poi quella degli 8. . . ieri la ragazzina 13enne. Riaffiorano, finalmente si fidano, o si affidano. E quasi tutte sono disperate per il mancato amore paterno e materno. E io che cerco di mandarglielo, la io-me di oggi del 2019, a loro, piccine, degli anni ’80 e ’90. E sento taaaanto amore, quell’amore di cui ho taaanto bisogno. Amore in me stessa, da me stessa.

Mentalmente comprendo la prova. Dopo il mio amato gatto, ora saluto la mia cara zia. Ma come per Merlino, anche questa prova mi renderà più forte, solo ora condivido qui questo avvenimento difficile, ma di cui vedo il potenziale per la mia crescita interiore.

Ringrazio il Cielo che mi ha dato di sapere tanto, di essere preparata, almeno a livello mentale, conoscitivo per così dire. Gestire 2 lutti in 3 settimane non è proprio gita al luna park.

Ma, se così ha voluto il Signore, così sia…