Ok, io ci provo.
Filosofia allo stato puro.
“Conosci te stesso” si leggeva entrando al tempo di Delphi. Oppure ti bruciano le statue all’ingresso, stile “La storia infinita”, scena terribile e appassionante allo stesso tempo, avete presente?
E anche lì, Atreyu, o come cavolo si scrive, doveva sentirsi sicuro di se stesso, non avere il ben che minimo dubbio, paura, o qualsivoglia timore dentro al suo cuore.
Pena… l’incenerimento all’istante!
Lasciate da parte le scene cinematografiche o i templi della grecia antica, rimane la questione: conosci te stesso?
E come fai, visto che il 95% non lo conosci?
Eh si, perchè noi conosciamo, controlliamo e crediamo a quello che sappiamo di noi che è esattamente il 5% di tutto il nostro bel pacchetto.
5%.
Sono famosissime le immagini che esplicano benissimo questo concetto, quello della punta dell’iceberg che è in cima e affiora dall’acqua, mentre la vera montagna, lo sconosciuto, quello che non si vede, è appunto in fondo al mare…. nel nostro SUBCONSCIO.
Quel benedetto subconscio che guida la nostra vita, in un modo o nell’altro e che, non so voi, ma io strafatico ad andare a conoscerlo.
Mi metto la mia muta da palombaro, ogni giorno, vado giù a fondo con le varie meditazioni, ma sto iceberg è davvero immenso!
Percui, conosci te stesso?
‘na cippa!
E anzi, più vado avanti e più rimango sconvolta da quello che incontro, laggiù è davvero una selva oscura come raccontava Dante, talvolta incontri sirenette tipo Ariel, talvolta stregacce, talvolta animali a triple facce. Le tue. E che tendi a nascondere.
Insomma, non siamo per niente facili da comprendere, più che comprendere da VIVERE.
Ma è per questo che siamo belli, e che la vita rimane un’affascinantissimo viaggio… tutto da scoprire…

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