Se prima mi preoccupavo degli altri…

11889453_834080873357923_5752659197835363934_nIn passato, del tipo fino a pochissimo tempo fa, quando una persona a me cara, amica o famiglia, ma anche un qualsiasi conoscente, mi condivideva una sua paura, tristezza, fase di down qualsivoglia, mi facevo intorpidire e prendere da questo stato emotivo / mentale / energetico. Mi dicevo.. sono molto, forse troppo empatica. Ma! l’empatia è un dono… quindi ben venga… no?

Anche no.

Continuando sul percorso del sano egoismo che sto cullando in me interiormente, mi sono ritrovata a vivere questa nuova esperienza.

Intorno a me continuano varie situazioni di energie basse, spesso che accadono a persone che hanno un posto nel mio cuore.

Ora ho imparato, almeno penso, e non mi faccio coinvolgere. Non entro più nella tua sofferenza, ne sto fuori, pur essendo presente, in ascolto, disponibile. Ma rispetto I tuoi tempi, oltre che I miei. Perchè è anche una questione di lasciar decantare le esperienze e farle proprie. Troppe volte si donano consigli che ancora non sono pronti per essere recepiti. E troppe volte è la persona che deve arrivarci da sola, con I propri tempi, sbattendo la testa, stando nella paura, nel vittimismo, etc. etc. etc.

Io non ci posso fare niente. A parte di levarmi e non fare più da cestino da scarico della tua nettezza urbana mentale / emotiva / energetica. Quello non lo permetto più.

Credo si tratti di centratura. Se proprio vogliamo “etichettare” un fenomeno come un altro. Il fatto che non mi faccio più prendere da questi stati di bassa frequenza, causati da esperienze di terze persone, esterne a me.

In fin dei conti, non sono in grado di aiutare chi ha bisogno di tirarsi fuori dai suoi propri marasma mentali / emotivi / energetici. Chi sono io? Un qualsiasi nessuno, che si sta smazzando I propri marasmi mentali / emotivi / energetici …

E più si va avanti, più gli strumenti a nostra disposizione sono di portata universale, non ci sono segreti, ormai si sa! Basta quindi volerlo.. la volontà, di uscirne, prima di tutto. Poi gli aiuti, se li chiediamo (… volontà!), arrivano.

E questo credo sia un grande passo avanti per me. Me ne sono resa conto rileggendo un passaggio (a me piace scrivere, ehm.. non so se si vede 😀 ahahha soprattutto quando sono in difficoltà) che ho scritto in un momento di fase di down incomprensibile. E sapete che ho fatto? Ho scritto a Dio. Si a Lui. E ho parlato con lui. Gli ho scritto “senti Dio, la situazione è questa… e io non ci sto capendo una mazza….” credo proprio che non si debba formalizzarsi con lui (per fortuna). Il casino mentale / emotivo / energetico era partito, toh! guarda caso, da una persona cara che mi aveva informato (che carina..) che stava passando una momentaccio. Calo mentale / emotivo / energetico stile crollo della borsa di New York del 1929!

Hello!?!?!!?!? Ma io che centro se te non sei capace di smazzarti I tuoi momenti di down? E soprattutto cosa posso farci? NULLA, NADA, ZERO! Ora lo so, ma lì… 6 mesi fa… cercavo di aggrapparmi a qualcosa, qualche nozione, qualche aiuto, per questa persona. Non trovandolo, mi sono arresa. Ho scritto a Dio… tempo 1 mese. E la sua risposta è arrivata… Stile tsunami, eh… però c’è stata, e il risveglio che io immagino come fette di salame che si levano dagli occhi… magicamente è avvenuto! Non senza MIE sofferenze, MIE difficoltà, ma ce l’ho (credo) fatta.

Oggi, 6 mesi dopo, un’altra persona cara, mi continua a condividere dei suoi stati di difficoltà. Resa conto che non posso farci niente, io personalmente, continuo la mia giornata in centratura e armonia, pur restando disponibile e aperta verso questa persona, che, ripeto, deve smazzarsi in piena autonomia e RESPONSABILITA’ I propri casini mentali / emotivi / energetici.

Li abbiamo tutti, in questo non siamo soli. I miei problemi non sono unici, non sono l’unica a passare un periodo difficile, o ad avere la vita difficile. TUTTI li hanno. Siamo qui per fare esperienze a 360 gradi, e queste includono anche quelle negative, complicate, difficili. Perchè ci renderanno più forti, più grati, più in grado di apprezzare la semplicità di una vita meravigliosa in tutto e per tutto.

Almeno, questo è quello che penso io.

A ognuno la sua esperienza.

 

 

4 thoughts on “Se prima mi preoccupavo degli altri…

  1. Stefano Fiore ha detto:

    Credo che il percorso che facciamo per noi stessi, indirettamente aiuti gli altri. e scoprire, come hai fatto tu, a imparare a gestire l’empatia forte sia di fondamentale importanza. Ma tutto dipende, appunto, dalla centratura che noi impariamo a fare su noi stessi. Poi, come dico io ad amici che necessitano di sfogarsi, due orecchie per ascoltare ci sono sempre. Anche io, come te, ed in parte grazie a ciò che scrivi, ho i mparato a discernere le energie-cestinabili dall’integrità personale. Ciao Acquario, ti abbraccio di una luce meravigliosa, e grazie. Ogni volta che leggo un tuo post ho un brivido di commozione cosmica piacevole e che dà linfa alla mia anima!!!!! (beccati sta sleccata….ehehehe)

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    • acquario2012 ha detto:

      Ahahah ciao Stefano… sono contenta che ciò che scrivo possa essere condiviso… é anche un modo x non sentirsi soli… ormai sono rari i colleghi, familiari o amici in grado di comprendere…

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  2. alessandra ha detto:

    BRAVISSIMA! bravissima per il tuo percorso e la tua crescita……. sei sempre più vicina allo sbocciare, lo sento, così colorerai la tua vita di nuovi colori che TI MERITI!!! i problemi sono “solo” le lenti distorte con cui guardiamo individualmente e personalmente una cosa una situazione….. e ci incaponiamo a guardarla con quella lente li….non sono niente di diverso…… perchè poi passano e si risolvono come l’onda del mare…e poi a volte ritornano…… ma alla fine tutto cambia e si evolve!
    rimani nel tuo benessere e nella tua fioritura!! e se ti servono notizie adrenaliniche e stupende e non solo DOWN come le chiami te…….. prova a contattare più spesso altri tipi di persone, quelle che ti danno il sole, l’arcobaleno, l’ossigeno, lascia stare le altre, mettile a parlare con la tua segreteria telefonica, che sennò ti tocca comprare un confessionale e fare concorrenza a chi le confessioni le sente di lavoro 😀 😀

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