Andiamo sull’Isola Che Non C’è…

Sto constatando che tanta gente sta passando le mie stesse difficoltà, sta affrontando un periodo difficile..

E stamattina in meditazione mi è venuto in mente un pensiero che spero possa portare aiuto..

Vi ricordate il cartone animato di Peter Pan? La storia famosissima? Io e credo chiunque da bambino ne è rimasto innamorato.. poi per il volo ho un certo sogno, io personalmente..

L'Isola Che Non C'èEbbene, ci ricordiamo cosa dicono ai bambini nuovi? Per volare, e quindi per andare all’Isola Che Non C’è, simbolo di felicità, gioia, gioco, spensieratezza, bisogna aggrapparsi ad almeno UN pensiero felice! UNO SOLO!

E allora facciamolo anche noi! Quando siamo in un momento di difficoltà, pensiamo che stiamo volando verso L’Isola Che Non C’è e che per far ciò abbiamo bisogno di UNO, UNO SOLO, pensiero felice! Può essere la mamma, un figlio, un giorno che vi siete sentite tanto bene, un’esperienza, un viaggio… ma AGGRAPPIAMOCI A QUESTO PENSIERO FELICE e voleremo verso la felicità…

Con tutto il cuore, spero davvero che questo possa aiutarci, parlo in prima persona perchè STO affrontando un periodo estremamente difficile, ma penso che queste difficoltà siano in effetti delle prove, degli esami universitari.. e più avanti andiamo, più sono tosti, ma più li superiamo e più saremo vicini alla meta, al dottorato, alla felicità, alla comprensione di tutto.

E quando ci sentiamo scoraggiati… pensiamo a Peter Pan, Trilli e i bambini che volano!

Una splendida giornata!

3 thoughts on “Andiamo sull’Isola Che Non C’è…

  1. […] pensieri. E ‘un modo terribile per vivere. Trova un’immagine mentale che ti dà piacere (es. l’isola che non c’è), e fai passare immediatamente il pensiero spaventoso grazie ad un pensiero […]

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  2. Claudio Torchio ha detto:

    Bella idea!
    E’ vero: un pensiero, o un ricordo, felice può essere un appiglio solidissimo per tenerci a galla.
    Ti lascio un’ulteriore riflessione: l’umore, la felicità o la tristezza, influenzano anche l’ampiezza dei nostri corpi sottili. Quando ci rattristiamo la nostra aura si restringe mentre quando siamo felici essa si espande. Ecco perchè quando siamo vicini a qualcuno felice ci sentiamo più euforici mentre quando incontriamo qualcuno molto triste ne sentiamo la sensazione.
    L’espansione o restringimento dell’aura si può anche verificare con la radiestesia, utilizzando le bacchette ad L e verificandone il comportamento!
    Comunque ottima idea quella di ricordare che bisogna sempre adottare comportamenti positivi per attirare ulteriore positività!
    Radiosa giornata a te!
    Claudio

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