Ho paura.
Credevo non fosse un sentimento che potesse prendermi.
E invece ce l’ho, è come un acaro attaccato alla tua sciarpa preferita, che non la molli mai.
L’ho scoperto un pò cominciando a leggere un libro (A tu per tu con la paura, di Krishnananda), un pò scoprendo di essere incredibilmente emotiva pensando al termine di una relazione.
Sono mesi ormai che ci stiamo girando intorno. Krishnananda definisce questo come stare nello spazio di protezione, cioè far finta che tutto vada bene, quando non lo è, e allungare questo periodo perchè sembra che si stia bene. Tutto un fake.
E quando per qualsiasi motivo, una meditazione, un reiki, un’emozione troppo forte, uno dei due sente che non va bene stare in questa zona di protezione, percui “cade” involontariamente nello stato di vulnerabilità.. è il casino.
Signori, è il casino.
Sì perchè esce fuori che sei presa dalla paura. Paura di rimanere sola, abbandonata. E capisci che questo ha un senso, dal momento che non sei stata sola negli ultimi 16 anni. Leggendo ti ritrovi quando si parla di abbandoni e traumi passati, e dai più valore a una relazione che quando avevi 14 anni l’avevi lasciata lì come una storiella da diario, e invece ti ha segnato nel profondo fino ad ora..
Bene. Quindi cosa fare? Intanto il libro dice che averlo scoperto di essere paurosa è già un passo avanti. Pensa positivo. 🙂
Poi tanta meditazione, e lui parla di rischi. E lì mi sento bloccata. Che rischi? Rischi.. cioè fare quello che non vorrei? Bloccata… Situazione TBD .. to be defined.. e vediamo come andrà..