Io sono Dio

Ho scritto queste righe, la scorsa settimana, poi non sono più riuscita a metterle qui, e allora invece che perdere tempo le voglio condividere… e via…

Ieri 12 aprile 2013 è stata una giornata che forse non dimenticherò.

Questa settimana, dopo settimane prese dietro ai prodotti naturali, ho deciso di passarla e dedicarla a me, a quello che mi piaceva fare, a quello che, grazie a questa situazione, POSSO fare, che sognavo di fare prima, quando non potevo. Niente di trascendentale, si tratta di leggere quei libri che necessitano del momento giusto, della tranquillità, che non puoi leggere per dire in metropolitana …

Ho parecchi libri da leggere a casa, e di solito vado ad intuito, quando c’è, perchè talvolta sono confusa e non so su quale andare, insomma sono tutti interessantissimi.. Questa volta ho optato senza esitazioni al libro sugli Indiani d’America. Già dalle prime pagine sono rimasta affascinata, tant’è che non ho potuto aspettare di finirlo per scrivere di quella frase che ho riportato nel post precedente.

Questo è un libro profondissimo, intensissimo, tanto quanto semplicissimo. E scusate con tutti questi “issimi”, ma ci stanno perchè quello che è successo dopo è .. “issimo”.

Questo libro è una raccolta di poesie e testimonianze degli Indiani d’America. Claudio, il mio compagno di blog (http://fammipensare.wordpress.com/ il suo) giustamente dice che loro sono moooolto avanti spiritualmente. Concordo, lo sono davvero… chi volesse capire qualcosa di difficile, basta che legga le loro poesie per comprendere.. In questo libro loro sono in grado di descrivere con frasi semplici, concetti complicati che si trovano in tanti altri libri su temi spirituali.

Ho letto il libro degli Indiani d’America 2 volte in 1 giorno. Ho pianto, commossa per la loro sensibilità e profondità, ma anche per lo schifo che noi bianchi occidentali abbiamo fatto, e continuamo a fare. E qui non vado avanti.

Il giorno dopo, ieri appunto, mentre faccio la mia meditazione quotidiana mi si è spaccato il vetro della teca dove tengo tutti i miei budda, angeli, madonnine, e via dicendo, il mio “altarino” dove mi concentro per la meditazione. Con disperazione, comincio a mettere tutto a posto, e scorgo, quasi dimenticato, un libricino del Maestro Saint Germain, che mi fu dato dal maestro di Tai Chi mesi fa. Lo lessi al tempo, ma … non andava. Non lo compresi. E dopo poche pagine lo lasciai dietro.

Fino a ieri.

Dopo aver quasi distrutto il mio altarino e aver ritrovato questo libricino, nel caos della stanza mi siedo e attirata comincio a leggerlo.

Con gli occhi sbarrati, le prime parole mi toccano in quanto erano pensieri che mi ronzavano proprio quella mattina! Ma poi, andando avanti, ho compreso dei concetti, lì in quelle righe espressi in maniera molto complicata, che però sono andati a colpire il cuore, grazie soprattutto alle spiegazioni semplici e chiare degli Indiani d’America del giorno prima!

Questi concetti sono di una profondità estrema, quanto la Fossa delle Marianne… comprenderli è stata una gioia immensa… li voglio elencare, perché mi sembra giusto e perché tutti ne siano consapevoli.

1) Io, tu, noi siamo Dio. E’ in noi.
2) Noi siamo tutti fratelli, parti di Dio, per cui siamo uniti. Noi e tutti gli animali, piante e minerali che hanno una vita.
3) I pensieri creano. Ciò che pensi, che è pensiero di Dio, diventa realtà.

A scriverlo così pare secco come pane invecchiato di giorni, non dona il degno che merita, ma ieri è stato soave e dolce quanto il vento primaverile mischiato con l’amorevolezza di una mamma che coccola il suo bimbo.

Devo approfondire il tutto, è ancora fresco, ma, visti anche i passati avvenimenti e sconvolgimenti emotivi, mi piaceva condividere con chi legge queste 4 righe (oggi un pò di più! sorry!).

Con l’augurio e la speranza che tutti noi possiamo gioire di questa scoperta, e sentirci uniti nell’amore e nella gioia di questi immensi poteri che Dio ci dona, vi ringrazio e vi abbraccio col cuore!

Sai che gli alberi parlano?

E’ il titolo di un libro di poesie e racconti di indiani d’America. untitled (14)

Dolce, intenso, carico di significati importanti. Da condividere.

Riporto la frase, tra tutte quelle che sto rileggendo col cuore aperto, che mi ha colpito di più:

“Nella vita di un indiano c’era un dovere, del cui adempimento non si scordava mai: era il dovere di onorare ogni giorno l’Eterno ed Invisibile con la preghiera. Sempre, quando egli incontra, durante la sua caccia quotidiana, un’immagine di bellezza che impone profondo rispetto – un arcobaleno davanti ad una nube nera carica di pioggia sopra le montagne; una cascata bianco-schiumante nel cuore di un verde precipizio; un’ampia prateria, irradiata dal rosso intenso del tramonto – il cacciatore pellerossa rimane fermo un istante, in atteggiamento di adorazione.

Tutto quello che fa, ha per lui un significato religioso. Egli sente lo Spirito del Creatore in tutta la natura, e crede fermamente che la forza interiore che riceve provenga da Lui. Egli rispetta l’Immortale nell’animale, suo fratello, e questo profondo rispetto si prolunga spesso a tal punto che egli adorna con colori simbolici o con piume la testa di un animale abbattuto. Poi tiene in alto la Pipa colma, quale segno dell’aver liberato in modo onorevole lo spirito del fratello, il cui corpo era stato costretto ad uccidere, per continuare a vivere in esso.”

.. e null’altro posso aggiungere ..

giorno di lacrime

sono qui a scrivere perché cerco un conforto un aiuto una parola di stimolo

la faccio breve perché ho poco tempo, il weekend sarà pieno, come del resto le giornate infrasettimanali.. buono, eh per una disoccupata!

da quando sono a casa, ho preso delle gocce di fiori di bach, ora non le ho sottomano, ma mi erano uscite delle gocce che aiutano a realizzare i sogni.. quando chiesi al mio maestro di Reiki se ci fosse qualcosa che potevo fare per lui, mi diresse a sua moglie che vende come secondo lavoro dei prodotti di benessere

titubante, ci penso, per settimane, faccio mie ricerche e poi mi lancio, del resto sono fatta così, vado e rischio

dopo quasi un mese, sono sempre positiva circa questa nuova attività, ma ho provato tanto a mandare messaggi positivi ai miei amici e alla mia famiglia circa questi prodotti.. il risultato è stato un allontanamento… io proponevo alle mie amiche questi prodotti, anche come opportunità di lavoro, e per tutta risposta ho ottenuto diffidenza..

non sono mai stata in grado di vendere una sigaretta a un turco, figurati queste cose in tempo di crisi

mi chiedo se sia la cosa giusta, o meno..

essendo determinata credo non mollerò, anche perché fa parte di quello che vorrei fare nella mia vita cioè aiutare le persone a stare bene!

però è tosta, cacc se lo è, e oggi è uno di quei giorni in cui la lacrima è più facile ad uscire e forse è meglio..

scusate, certe volte gli sfoghi è meglio farli uscire, e qui è l’unico posto dove mi sento libera di farli..