Qualcuno conosce Masaru Emoto? Io non lo conoscevo, fino a quando non ho letto delle sue teorie. E siccome stavo leggendo un libro a tema spirituale (Fisioterapia spirituale per la schiena di Tanja Aeckersberg, molto consigliato) e non un libro scientifico, sono rimasta molto colpita e ho messo subito alla pratica le sue teorie. Sì perchè come al solito il mondo scientifico attacca chi propone nuove teorie alternative (su wikipedia la presentazione di Emoto non è infatti da premio nobel… anzi!).
Emoto è uno scienziato giapponese che afferma che l’acqua assorbe le vibrazioni delle parole, dei pensieri e della musica. Per cui se mettiamo un’etichetta con parole positive il suo cristallo si trasformerà in un forme meravigliose. Le parole, o anche la musica, possono cambiare la frequenza e le vibrazioni dell’acqua producendo un effetto salutare. E’ vero anche l’opposto: quindi pensier
i, parole e musiche negative (heavy metal…) possono danneggiare il cristallo fino a ridurlo ad un ammasso di cellule incomposte che sono più vulnerabili ai batteri.
Qui riporto un breve video da youtube sulla sua attività (e così diamo anche un volto a questo Masaru!)
Il prossimo video spiega chiaramente le comparazioni tra acqua che ha avuto un contatto con vibrazioni positive e negative.
Incredibile, vero?
Io devo dire che sono rimasta colpita e ho cominciato a rimuginare “come posso attaccare delle etichette” “ma poi sarà scomoda berla la bottiglia”, quando una bottiglietta ce l’ho sempre con me a lavoro e … lampo di genio mi metto con la mia pennina a scrivere 4 brevi parole sulla sua etichetta pubblicitaria: amore, serenità, pace, gioia. E devo dire che mi sono subito sentita meglio…. chiamalo effetto placebo, come vuoi, ma è sempre e comunque un effetto benefico a livello mentale, quanto meno!
Poi a casa ho fatto lo stesso. Quelle che riporto non sono foto pubblicitarie dell’acqua fiuggi, ma è capitato che ho preso queste perchè fossero le uniche di vetro tra centinaia di plastica… quanta plastica che buttiamo ogni giorno! Ho detto basta e ho preso queste.. poi le riempirò!
E a casa, le mie bottiglie d’acqua ora saranno tutte con queste parole bellissime. E per me già solo l’idea di bermi dell’acqua con delle più alte e positive vibrazioni… mi fa stare bene!
L’autrice del libro, Tanja, dice che il gusto cambia. Di provare ad assaggiare l’acqua prima e dopo (tempo 10 min). Ecco io e non ho il palato così fino, ma…… è così semplice, tentar non nuoce no?
E’ possibile anche scrivere su un foglio tutte le nostre bellissime frasi positive e porre la bottiglia su di esso. I biglietti curativi energizzeranno e dispenseranno l’energia positiva alla nostra acqua che berremo.
Cosa ne pensate?
La tesi di Emoto mi sembra molto verosimile; ho già avuto modo di conoscere il suo pensiero in merito ai cristalli d’acqua e devo dire che l’argomento mi ha da subito affascinato.
Nel marzo 2010 ho scritto un post proprio sui cristalli, se ti va di dare un’occhiata ti lascio l’indirizzo:
http://www.mr-loto.it/archivio/2010/marzo/cristalliarch.html
Un saluto
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Grazie per la condivisione, andrò a leggerlo sicuramente!
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Avevo già sentito parare di Masaru Emoto e delle sue teorie, e mi chiedevo come poterle verificare in modo un po’ più “oggettivo” del solo fatto di sentirsi meglio, che implica inevitabilmente l’effetto psicologico. Esistono varie modalità per trattare l’acqua oltre allo scrivere etichette, a volte basta semplicemente caricarla di “intenzioni”, oppure trattarla con Reiki o visualizzarsi in determinate situazioni e modalità ma sempre e comunque gli effetti sono solo soggettivamente riscontrabili. Ovviamente se questi effetti sono positivi va benissimo e chisseneimporta del riscontro scientifico.
Ma c’è un modo per verificare, almeno in parte, questa teoria ed è quello di fare il confronto con le piantine. C’è stato chi ha seminato delle piantine e poi sui vasi ha scritto parole diverse, ottenendo risultati diversi. Chi ha fatto la stessa cosa con delle ciotoline di riso bollito (quelle con parole amorevoli non sono ammuffite, le altre si). Chi invece ha fatto il confronto sempre con le piantine ma utilizzando per alcune semplice acqua, per altre acqua trattata oppure conservata in bottigliette con parole varie.
Ecco: se vuoi fare la prova puoi fare così. Semina qualche piantina, alcune innaffiale con acqua di rubinetto, altre con acqua tenuta in bottiglie con brutte parole ed altre invece con acqua di bottigliette con parole amorevoli… per il resto condizioni uguali e poi fammi sapere 😉
Io in realtà non ho voglia di provarci, ho già parecchio da fare e siccome poi mi dimentico proprio di innaffiarle le piante mi muoiono…
Ciao
Claudio
P.S. ho caricato un post nel quale racconto la storia del Reiki Universale (a grandi linee…)
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Sapevo che tu già conoscevi di lui! E avevo già sentito da qualche parte di esperimenti caserecci su piantine e altro… Sai io non mi sento di dover provare che mi sento bene… anche perchè se si vuole discretitare un evento, lo si fa a prescindere dei risultati di un test..
Non far morire le piantine, Claudio! Loro ti donano la loro bella energia!
Un abbraccio (ora vado a leggere il tuo post!)
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Eh… purtroppo praticamente tutte le piantine di mia moglie mi sono morte… dimentico di innaffiarle e non so cos’altro… anche le piante grasse sono morte. Quando arrivo a casa ho sempre tanti pensieri per la testa e mi perdo e purtroppo loro ne hanno fatto le spese e poi sono convinto che mia moglie desse loro molta più energia (leggi Amore) di quanto non riuscissi a fare io che le ho sempre viste più che altro come un lavoro in più tra i tanti che già devo fare… Mi sono sopravvissuti solo due ficus 😦
Quanto al provare o meno che ci si sente bene, anche io non ho bisogno di provare niente a nessuno ma mi è rimasto un approccio un po’ scientifico che mi spinge a cercare dei riscontri oggettivi… o forse si chiama solo curiosità?
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