Come faccio a sentire il mio angelo?

Ho terminato di leggere un libro. L’ennessimo, e in questo libro tanti concetti, tanti insegnamenti, che una volta terminato è impossibile tenerli tutti a mente!

E allora che faccio … mumble mumble mumble … li devo scrivere, dopo che ho sottolineato le parti per me più significative.

E pensandoci bene, perchè non condividere questi concetti sull’etere?

Il libro che ho letto è “Come ascoltare il tuo angelo” di Doreen Virtue, una scrittrice/medium/conoscitrice del mondo angelico che ho scoperto da qualche mese e che ho subito individuato come importante per me.

Questo libro risponde ad una semplice ma incessante domanda: come faccio a sentire il mio angelo? Perchè una volta compreso che loro sono con noi, che ci comunicano in qualche modo, quindi una volta raggiunta questa consapevolezza, come si fa a trovare la soluzione? Perchè a me non sembra così semplice..

E quindi ho deciso di comprare questo libro, ed in effetti devo dire che mi ha soddisfatta.

Certo, non che ora mi metto a comunicare con il mio angelo ogni secondo, però ha aperto molti fronti e schiarito dubbi che attanagliavano da tempo…

Doreen chiarisce che sono 4 i modi con il quale i nostri angeli possono inviare, o tentare se noi siamo in grado di cogliere, i loro messaggi. Può avvenire attraverso:

– percezioni o sensazioni
– visioni
– pensieri
– suoni o voci

Per ognuna di questa voce, Doreen fa una metodica lista indicando chiaramente quando una sensazione è vera o falsa (creata cioè dal nostro ego). Per chiarirci, se questa sensazione ci fa sentire bene, al caldo, protetti, al sicuro, siamo sulla strada giusta. Al contrario se ci sentiamo insicuri, sentiamo freddo o avvertiamo tensione, abbiamo paura allora è proprio segno che il nostro ego ci vuole giocare un tiro mancino.

La lista è davvero lunga che non posso elencarla.

Però i tratti dominanti di un VERO aiuto angelico li riporto, perchè sono poi quelli che hanno acceso la classica lampadina anche a me.

E qui ci tengo a fare una parentesi.

Da mesi ormai chiedo nelle mie preghiere di aiutarmi ad individuare il mio scopo in questa vita. Credo, anzi son sicura, che lavorare per altre aziende il cui scopo è solo quello di fare profitto per i capi o gli azionisti, non sia per nulla il mio obiettivo di vita. E questo è frustrante.

Tuttavia, non avevo nessun piano B. Nessun’altra attività che potessi avviare da sola. Poi capirai, in questo periodo… Sapevo solo una cosa: volevo aiutare il prossimo, essere utile agli altri, aiutare in una parola sola. Vai a fare volontariato. Eh sì, ora mi ci metto, a 30 anni suonati e una casa e magari una famiglia da fare. Volontariato lo faccio anche, ma non posso farlo come unica attività. E qui allora scatta la domanda: cosa ti piace fare? E io da pochi mesi ho cominciato a fare un corso di shiatsu, che mi piace ohhh se mi piace. Farlo, non solo riceverlo. E leggo che fa tanto tanto bene, leggo di operatori shiatsu che vanno negli ospedali a fare shiatsu e portano sollievo ai malati che soffrono, che neanche le bombe chimiche li aiutano più. Oppure i bambini, che poveri soffrono al sol pensiero di un altro ago. Insomma, nobile utile per gli altri. E poi, la BIG picture, cioè l’immagine più grande è quella un giorno di creare un centro benessere spirituale. Dove fare shiatsu, reiki, meditazione, yoga e chi più ne ha più ne metta.

Bene.

Questi pensieri, che alla rinfusa ho messo qui per iscritto, altrettanto confusionariamente areggiavano la mia mente. Per parecchio tempo. Si ripetevano e ripetevano. E io li ricacciavo da dove erano venuti. E’ un sogno, mi dicevo.

Fino a quando non arrivo a quella parte del libro che dice:

“A un certo punto ricevete l’idea per un’attività che sarebbe di aiuto agli altri e quel pensiero continua a frullarvi in testa (due caratteristiche della vera guida divina).”

BAM!

Lampadina accesa!

Cioè la mia domanda, era stata risposta già da tempo, solo che io ero stata incapace di recepirla!

Non è incredibile?

Per finire con ciò che ho iniziato, riporto le linee guida per comprendere se un pensiero sia davvero angelico:

– deve essere ripetitiva
– deve migliorare una situazione
– è motivante e incoraggiante
– appare rapidamente o in risposta ad una preghiera
– è in linea alle mie capacità, passioni, interessi

Ce l’ho tutte!!!!

Per ora riporto solo il pensiero e non gli altri tre tipi di messaggi angelici (sensazioni, visioni e suoni/voci), perchè finora non mi sono sembrati determinanti nella mia vita, ma magari mi sbaglio. O meglio, non talmente da farne un post, ma magari domani mi danno l’ispirazione (!) anche per quello 🙂

Buona serata a tutti!!!!