Dare per Ricevere

Ieri dovevo prendere un’importante decisione.

E pregavo, pregavo, chiedevo gli angeli ed arcangeli (in particolare l’Arcangelo Uriel che aiuta proprio in questi casi per ottenere chiarezza di mente e prendere le giuste decisioni – su di loro dovrò riportare le loro “funzioni”, lo farò lo farò lo farò! Perchè merita e deve essere dato alle masse!).

Respiravo a fondo… cercavo di rilassarmi… ero in ufficio, quindi non era la cosa più semplice di questo mondo.

Dovevo decidere se affittare la casa che ho in Irlanda a una famiglia che è in difficoltà. La dico così per farla in breve, in mezzo ci sta il fatto che loro hanno perso la busta coi soldi (può succedere).

I dubbi che si attorcigliavano nel mio cervello, l’essere razionale e materiale che è in me che diceva, uhi, e che lascio la mia casa a questi che neanche mi danno il primo affitto?

Quindi pregavo..

Arcangelo Uriel,
Ti prego
Donami chiarezza e fammi prendere la giusta decisione.
Aiutami a prendere la giusta decisione per la mia casa in Irlanda
E’ giusto quindi dare la casa a questa famiglia di filippini che giusto ieri ci comunicano la loro impossibilità a pagare il primo affitto?
Arcangelo Uriel, ti prego mandami una risposta, chiara che posso comprendere.
Mi devo fidare? Posso far entrare questa famiglia senza pagare?
Saranno rispettosi e onoreranno gli impegni presi?
Arcangelo Chamuel, è questo quindi il tenant per il quale ti avevo chiesto aiuto?
Potete, cari Arcangeli, mandarmi un segnale d’amore, voi Esseri di Luce e Amore puro?

Il segnale, credo, è arrivato poco dopo – ancora una volta tramite i messaggi di Doreen Virtue. Non se molti sono a conoscenza che lei “legge le carte” a livello settimanale (esistono anche con i sottotitoli in italiano, fatti dai bravissimi/bravissima/bravissimo Anime Radianti! che ringraziamo di cuore!). Io non ci credo a queste cose, a meno che non si verifichi qualcosa che mi provi il contrario. E con la Doreen, nonostante la lettura che fa non sia specifica ad una persona in particolare, si sono verificati molte volte dei fatti, sensazioni o eventi che venivano da lei descritti.

Ebbene, la carta uscita per questa metà settimana (ieri era giusto mercoledì) era “HELPFUL PERSON”, e mi ero segnata sul mio diario (eheheh tipo dodicenne ancora lo faccio 😛 ma più piccolo) “push yourself to say yes”, ovvero “spingiti a dire di sì”, letteralmente poi chi fa il traduttore mi tiri pure le orecchie (giustamente anche).

Poco prima, un pensiero mi ha pervaso: se vuoi ricevere, devi dare. Ovvero, queste persone ricevono così la mia fiducia totale, e in contraccambio loro saranno rispettose nel futuro, ho pensato.

Quindi, la conferma della frase che mi consigliava di dire di sì, e di aiutare! Anche se nella presentazione di Doreen, lei parlava di aiuto che io avrei dovuto ricevere, io l’ho interpretato così…

Eh, ragazzi, coincidenze nun ce ne stanno! Ripeto, io non credo che 3 giorni fa ho scritto sul diario alla giornata di mercoledì 30 maggio di “dire di sì” ed aiutare. E proprio mercoledì 30 il problema insorge, sul come affrontarlo e risolverlo. Come non ci credo che mi sia venuto in mente da sola questo concetto semplice quanto profondo, veritiero e puro (che tra l’altro è ripetuto nell’home page di questo piccolo blog :D)

Be a giver, to be a receiver 🙂 PER RICEVERE, DEVI DARE – PER DARE, DEVI RICEVERE e così via, come in un flusso continuo di amore..

Che ne pensate? Ho fatto male a fidarmi del mio istinto e di quelle parole di Doreen, dettate dagli Angeli?

Vi abbraccio tutti, e spero che attraverso queste mie testimonianze, altre persone saranno in grado di capire l’intervento angelico che ogni giorno ci circonda e ci aiuta.

Baci e abbracci di Luce a tutti!

Come faccio a sentire il mio angelo?

Ho terminato di leggere un libro. L’ennessimo, e in questo libro tanti concetti, tanti insegnamenti, che una volta terminato è impossibile tenerli tutti a mente!

E allora che faccio … mumble mumble mumble … li devo scrivere, dopo che ho sottolineato le parti per me più significative.

E pensandoci bene, perchè non condividere questi concetti sull’etere?

Il libro che ho letto è “Come ascoltare il tuo angelo” di Doreen Virtue, una scrittrice/medium/conoscitrice del mondo angelico che ho scoperto da qualche mese e che ho subito individuato come importante per me.

Questo libro risponde ad una semplice ma incessante domanda: come faccio a sentire il mio angelo? Perchè una volta compreso che loro sono con noi, che ci comunicano in qualche modo, quindi una volta raggiunta questa consapevolezza, come si fa a trovare la soluzione? Perchè a me non sembra così semplice..

E quindi ho deciso di comprare questo libro, ed in effetti devo dire che mi ha soddisfatta.

Certo, non che ora mi metto a comunicare con il mio angelo ogni secondo, però ha aperto molti fronti e schiarito dubbi che attanagliavano da tempo…

Doreen chiarisce che sono 4 i modi con il quale i nostri angeli possono inviare, o tentare se noi siamo in grado di cogliere, i loro messaggi. Può avvenire attraverso:

– percezioni o sensazioni
– visioni
– pensieri
– suoni o voci

Per ognuna di questa voce, Doreen fa una metodica lista indicando chiaramente quando una sensazione è vera o falsa (creata cioè dal nostro ego). Per chiarirci, se questa sensazione ci fa sentire bene, al caldo, protetti, al sicuro, siamo sulla strada giusta. Al contrario se ci sentiamo insicuri, sentiamo freddo o avvertiamo tensione, abbiamo paura allora è proprio segno che il nostro ego ci vuole giocare un tiro mancino.

La lista è davvero lunga che non posso elencarla.

Però i tratti dominanti di un VERO aiuto angelico li riporto, perchè sono poi quelli che hanno acceso la classica lampadina anche a me.

E qui ci tengo a fare una parentesi.

Da mesi ormai chiedo nelle mie preghiere di aiutarmi ad individuare il mio scopo in questa vita. Credo, anzi son sicura, che lavorare per altre aziende il cui scopo è solo quello di fare profitto per i capi o gli azionisti, non sia per nulla il mio obiettivo di vita. E questo è frustrante.

Tuttavia, non avevo nessun piano B. Nessun’altra attività che potessi avviare da sola. Poi capirai, in questo periodo… Sapevo solo una cosa: volevo aiutare il prossimo, essere utile agli altri, aiutare in una parola sola. Vai a fare volontariato. Eh sì, ora mi ci metto, a 30 anni suonati e una casa e magari una famiglia da fare. Volontariato lo faccio anche, ma non posso farlo come unica attività. E qui allora scatta la domanda: cosa ti piace fare? E io da pochi mesi ho cominciato a fare un corso di shiatsu, che mi piace ohhh se mi piace. Farlo, non solo riceverlo. E leggo che fa tanto tanto bene, leggo di operatori shiatsu che vanno negli ospedali a fare shiatsu e portano sollievo ai malati che soffrono, che neanche le bombe chimiche li aiutano più. Oppure i bambini, che poveri soffrono al sol pensiero di un altro ago. Insomma, nobile utile per gli altri. E poi, la BIG picture, cioè l’immagine più grande è quella un giorno di creare un centro benessere spirituale. Dove fare shiatsu, reiki, meditazione, yoga e chi più ne ha più ne metta.

Bene.

Questi pensieri, che alla rinfusa ho messo qui per iscritto, altrettanto confusionariamente areggiavano la mia mente. Per parecchio tempo. Si ripetevano e ripetevano. E io li ricacciavo da dove erano venuti. E’ un sogno, mi dicevo.

Fino a quando non arrivo a quella parte del libro che dice:

“A un certo punto ricevete l’idea per un’attività che sarebbe di aiuto agli altri e quel pensiero continua a frullarvi in testa (due caratteristiche della vera guida divina).”

BAM!

Lampadina accesa!

Cioè la mia domanda, era stata risposta già da tempo, solo che io ero stata incapace di recepirla!

Non è incredibile?

Per finire con ciò che ho iniziato, riporto le linee guida per comprendere se un pensiero sia davvero angelico:

– deve essere ripetitiva
– deve migliorare una situazione
– è motivante e incoraggiante
– appare rapidamente o in risposta ad una preghiera
– è in linea alle mie capacità, passioni, interessi

Ce l’ho tutte!!!!

Per ora riporto solo il pensiero e non gli altri tre tipi di messaggi angelici (sensazioni, visioni e suoni/voci), perchè finora non mi sono sembrati determinanti nella mia vita, ma magari mi sbaglio. O meglio, non talmente da farne un post, ma magari domani mi danno l’ispirazione (!) anche per quello 🙂

Buona serata a tutti!!!!

Non fare la moralista!

Quante volte è capitato di sentirsi dire questa frase che tende a sbattere un tappo in bocca a chi la riceve?

Abbastanza, da pensarci un attimino..

Ormai ho intrapreso un cammino, i miei valori sono chiari e sento di volerli condividere perchè penso siano giusti e credo possano aiutare gli altri.

Però questo gli altri non lo capiscono e anzi possono deridere se provo a parlare di amore, perdono, consapevolezza o crescita interiore.

E lì parte la frase fatidica “non fare il moralista!” che ti lascia poco spazio di replica, no?

Come fare per contrabbattere, o meglio, replicare in modo positivo?

Se lascio perdere, è come se non avessi parlato; se mi arrabbio, la dò vinta al mio ego. Terza opzione? Ne esiste una? Consigli?

Già, una terza via ci sarebbe… ma bisogna essere mooolto bravi a replicare con ESEMPI di vita quotidiana, sperando poi che il tuo interlocutore non torni sul banale con l’ironia massacrante (tipo “eh sì, ci mettiamo tutti insieme ad abbracciarci come bambini!” con risata finale in stile crudelia demon).

Certo, dipende dall’interlocutore. Non mi metto mica a parlare di queste cose al bar. Il Buddha stesso diceva “Il Saggio è colui che sa quando bisogna parlare di argomenti spirituali” ovvero non sempre (la frase non è proprio questa, ma il significato lo è!).

Ma purtroppo mi è capitato di ricevere questo cartellino rosso (il “non fare la moralista”, per me equivale proprio a quello… ) da persone care… che conoscono i tuoi sentimenti, e il tuo cambiamento in atto, e che sono sensibili al cambiamento.

E mi chiedevo se esiste un modo per non venire azzoppati così, ecco…