Offerte di lavoro: I lavori che le aziende ricercano di più in questo periodo di crisi 2011.

Uno studio condotto da Elance * (vedi) ha recentemente mostrato quali sono i settori e le figure lavorative più ricercate al momento, in questo periodo di crisi.

Mi sembra interessante come studio e sebbene si focalizzi principalmente sul mercato anglosassone, può e anzi deve far  riflettere sia coloro che stanno cercando al momento, quindi informatevi su corsi di specializzazione se vi interessa qualcuno di queste specialità; è anche uno studio da tenere in considerazione per gli studenti che stanno pensando al proprio futuro, e se eventualmente andare o meno all’università verso quale ramo orientarsi…

Ecco quindi le figure più ricercate al momento dalle aziende che hanno mostrato trend più che positivi in questi ultimi mesi del 2011:

  • ingegneri chimici, civili, elettrici, meccanici, informatici
  • avvocati e figure professionali specializzate in legge, anche internazionale, legge tributaria, diritto del lavoro e compliance (Cos’è? vedi)
  • customer service e assistenti virtuali (chat, gestione forum, etc.)
  • creatività e visual storytelling: conoscenze in ambito 3D, multimedia, video
  • mobile: sviluppatori iOS, iPad e Android
  • CRM, analisi e interpretazioni dati
  • vendite

Dal canto mio, non posso fare altro che aggiornare il mio profilo su Linkedin e aggiornare il mio curriculum vitae aggiungendo queste parole chiave laddove sia possibile.

Come sempre, se avete domande o dubbi fatemi sapere!

Ciao e buona giornata a tutti 🙂

* Che cos’è Elance? E’ un sito dove i freelancer, ovvero liberi professionisti, incontrano online possibili datori di lavoro per progetti lavorativi di natura diversa. Per una spiegazione approfondita in italiano cliccate qui.

Come risolvere i conflitti

Scrivo questo post in seguito ad una necessità personale, che non è avvenuta a lavoro, ma nella vita privata. I conflitti, i litigi, i diverbi… succedono ogni giorno a chiunque. Evitarli sarebbe fantastico, ma non realistico. Pertanto se mai vi dovesse capitare di litigare o di essere messo in mezzo come “paciere” (come sta capitando ora a me..) vi riporto qualche righetta di consigli utili. Ovvio, questi stessi consigli valgono esattamente per situazioni che dovessero capitare in un posto di lavoro. Anzi, ancora meglio.

Innanzitutto, ci tengo a precisare che a mio parere il litigio non è da vedere in modo negativo, anzi. Il solo fatto che sia stato fatto esplicito, è un dato positivo. Peggio è rimuginare internamente o parlare male del collega/amico. Inoltre, una risoluzione positiva del conflitto renderà la persona (o le persone) e il rapporto molto più forte e migliore, in quanto sarà in grado di:

  • Aumentare la comprensione: La discussione necessaria per risolvere il conflitto migliora la consapevolezza delle persone della situazione, dando loro un’idea di come si possono raggiungere i propri obiettivi senza compromettere quelli delle altre persone.
  • Aumento della coesione del gruppo/coppia: quando il conflitto è risolto in modo efficace, i membri del gruppo o della coppia (di amici o affettiva) sono in grado di sviluppare un rispetto reciproco più forte e una rinnovata fiducia nella loro capacità di lavorare/stare insieme.

Tuttavia, se il conflitto non viene gestito in modo efficace, i risultati possono essere dannosi. Obiettivi contrastanti possono trasformarsi rapidamente in antipatia personale. Il rapporto di gruppo si rompe ed è facile finire in un circolo vizioso di negatività e recriminazioni.

Meglio quindi intervenire al più presto possibile, cercando di seguire queste linee guida:

  1. Assicurati che i buoni rapporti e il rispetto siano la priorità assoluta per entrambe le parti. Parole chiave: calma e cortesia.
  2. Tieni la persona separata dai problemi inerenti al litigio: separando il problema della persona, i problemi reali possono essere dibattuti senza danneggiare i rapporti. Devi come estraniarti dal gruppo ed essere “super partes”.
  3. Presta attenzione e ascolta attentamente e attivamente. Con empatia, ovvero mettiti nei panni della persona che ti sta parlando e fai tuoi i suoi problemi.
  4. Prima ascolta. Poi parla: per risolvere un problema in modo efficace è necessario capire prima di difendere la vostra posizione. Devi seguire questo schema, nel momento in cui decidi di parlare:
    • Ribadisci.
    • Parafrasa.
    • Riassumi.
  5. Individuate insieme il problema. Sembra scontato, ma spesso differenti esigenze, interessi e obiettivi possono indurre la gente a percepire i problemi in modo molto diverso. Dovrete essere in grado di accettare i problemi che si sta cercando di risolvere prima di trovare una soluzione reciprocamente accettabile. E tu, come paciere, dovrai cercare di capire cosa l’altra persona percepisce essere un problema.
  6. Cercate una possibile soluzione insieme. Sii aperto a tutte le idee, anche quelle che non hai mai considerato.
  7. Ascolta entrambe le parti separatamente, poi discuti insieme ad entrambe e fai letteralmente da paciere, cercando quindi di indirizzare positivamente la discussione.

Quanto è importante gestire i social network nella ricerca di un lavoro?

Tanto. Sempre di più. A tal proposito, riporto uno studio (vedi qui) condotto da Mashable.com che è un sito americano che segue tutto ciò che succede online, per cui qualsiasi cosa vogliate conoscere andate là, ve lo consiglio proprio perché sanno fare bene il loro lavoro.

Anche se questo studio sarà stato condotto su aziende americane e quindi sul mercato americano, a mio parere vale e varrà sempre di più anche per il mercato italiano.

Analizzandolo bene si evince che

  • Oltre il 90% degli addetti alla ricerca del personale utilizza i social network per un iniziale scrutinio di un potenziale candidato
  • Facebook è il più scrutinato, seguito da Twitter e Linkedin
  • Si controllano i social network non appena si riceve la candidatura (e non dopo aver fatto il colloquio…)

I motivi per cui un candidato viene scartato avendo visto il profilo sui social network:

  • Ha mentito sulle sue qualifiche (occhio a quello che scrivete su Linkedin…)
  • Ha postato foto o commenti inappropriati
  • Ha postato commenti negativi sul vecchio datore di lavoro
  • Ha postato contenuti (foto/video) mentre usa droghe o alcool

Viceversa, cosa ha colpito positivamente:

  • La personalità
  • Le qualifiche professionali
  • Creatività
  • Referenze spontanee (su Linkedin)

Conclusione: liberi di usare i social network, ma con un attimo di riguardo a tutto ciò che postate anche in vista di una possibile ricerca di lavoro!